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Edizione provinciale di Trieste


TRIESTINA - Granoche, il Monza del "Berlusca" e tre gare verità

Intervista all'attaccante, mentre la squadra di Pavanel è attesa dai brianzoli, dal Sud Tirol e dalla Ternana in 8 giorni



La Triestina, che sembra aver gettato le basi per avere un gruppo solido sia a livello di squadra che in società, è attesa da giorni tosti. La prima verifica è fissata alle 19 di domenica 14 allo stadio Brianteo per sfidare il Monza del nuovo corso Berlusca-Galliani sotto i riflettori di Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre). Tra le fila lombarde c'è tra l'altro come diesse l'ex tornante Filippo Antonelli, la cui permanenza nel capoluogo regionale gli ha anche fruttato il matrimonio. L'incontro della sesta giornata sarà arbitrato da Giovanni Ayroldi della sezione Aia di Molfetta (Bari). A coadiuvare il direttore di gara saranno gli assistenti Domenico Palermo e Michele Falco, entrambi di Bari. Visto che mercoledì 17 ci sarà la visita al Sud Tirol (alle 18.30), la truppa di Massimo Pavanel si sposterà da Monza al centro sportivo Veronello del Chievo. Martedì lo spostamento a Castelnuovo e mercoledì quello a Bolzano. Quindi il rientro a Trieste per preparare la gara con la Ternana, che si giocherà il 21 alle 12.30 o alle 13 (e non più alle 14.30 e neanche in anticipo la sera prima per la contrarietà degli umbri) perchè alle 17 ci sarà Trieste-Brescia di basket nell'adiacente Alma Arena.

Così il bomber Pablo Granoche: “Sta noi a mantenere la pazienza come abbiamo fatto domenica e come avevamo fatto contro la Vis Pesaro per cercare la vittoria anche nella ripresa In trasferta però è un po' diverso. Dovremo provare a portare a casa qualcosa già a Monza perchè poi avremo un'altra trasferta difficile nell'infrasettimanale con il Sud Tirol e la domenica dopo ci sarà la Ternana al Rocco. Il Monza avrà entusiasmo per il cambio di proprietà, ma noi dovremo fare la nostra partita per andare a caccia di punti. Sarà una settimana difficile”.
E quindi: “Personalmente sto trovando l'intesa con i miei compagni, ci sono giocatori giovani e bravi come Petrella e Procaccio e qualcuno esperto come Bracaletti. Poi c'è Mensah, che ha grandi mezzi fisici e segnerà di sicuro tanti gol in questa serie C. Possiamo variare i moduli, le capacità per adattarci ci sono e anche io torno in difesa ad aiutare sui calci piazzati. E abbiamo un centrocampo forte con Maracchi, che ha la prestanza e la qualità da serie B e che quando arrivai la prima volta già ebbi come compagno, Beccaro, che ha più gol di me al momento, e Coletti, che dà anche fisicità davanti alla difesa. Le avversarie? Ci sono squadre forti, sarà un campionato equilibrato e con delle difficoltà, speriamo che il Monza non faccia investimenti a gennaio visto il suo potenziamento economico e piuttosto abbia tempi più lunghi....ma il vero problema è allenarsi o giocare con la bora. Impossibile! Preferisco giocare con la pioggia o la neve....”.
Una riflessione in chiave personale la sua: “Sapevo, che sarei tornato in quella che è casa mia. Ho mantenuto le amicizie iin questi anni; ad esempio il mio testimone di nozze triestino e Riccardo Allegretti, che sta facendo bene con il Primorje, mi hanno aiutato a sistemarmi quando sono arrivato. Però ho trovato tante altre persone conosciute 12 anni fa ed è stato bello. Ora abito in centro, quella volta ero a San Giacomo (un rione cittadino, ndr). E incontro sempre qualcuno, quando vado a passeggiare...Spero anche, che ci si possa allenare al Grezar perchè andare a Monfalcone su e giù ogni giorno è lunga per quanto l'impianto sia bello. Ma anche il campo del Rocco è finalmente a posto, speriamo che duri...”.
E ancora: “Domenica giocherò (reduce da un infortunio, ndr)? Chiedetelo al mister...; io ci ho provato comunque con lui in queste due partite, che non stavo bene; lui sa che può contare su di me. Però i dottori fanno solo il mio bene. Quello, che so, è che voglio andare a vedere un infrasettimanale in casa della Pallacanestro Trieste perchè all'epoca non ne avevo avuto modo. Il mio arrivo a Trieste? Pensavo di restare a La Spezia, avevo ancora un anno di contratto e mi trovavo bene. Pensavo di arrivare a 100 gol in B, me ne mancano due poi, a un certo punto, l'allenatore e il direttore sportivo dello Spezia mi hanno detto che non rientravo più nei loro progetti senza spiegarmi il motivo. Non faccio polemiche e dico solo che in quel periodo è arrivata la chiamata di Mauro (Milanese, ndr) per sapere la mia situazione. Praticamente abbiamo trovato subito l'accordo, purtroppo lo Spezia l'ha tirata un po' alle lunghe. Però ora sono qua e spero di dare il mio contributo alla causa, visto che in questi anni la Triestina ha avuto una storia difficile”.

Massimo Laudani



 

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  Scritto da La Redazione il 12/10/2018
 

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