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Edizione provinciale di Pordenone


SULLA RIBALTA - Zusso anche goleador. E' amore vero per il Vajont

Proposto davanti alla difesa da Mussoletto, ha già segnato 8 reti sfruttando le sue doti sui calci da fermo: "Sono qui per imparare ancora e per insegnare qualcosa ai giovani. In questa grande famiglia mi sembra di rivivere l'Azzanese dei tempi belli... Attenti al Torre dell'amico Giordani"



Matteo Zusso lo si conosce. Ma non abbastanza, forse. Passano gli anni, si matura, le esperienze portano nuove consapevolezze ed ecco che un giocatore come Zusso, superati i "trenta", diventa qualcosa di diverso, di più completo, un uomo squadra, un punto di riferimento per i giovani. Zusso sulla ribalta, anche per quegli 8 gol già realizzati, un bottino da bomber, non certo da centrocampista. 
Il diretto interessato spiega: "Il merito è di mister Mussoletto, che mi ha ritagliato un nuovo ruolo, quello di regista arretrato, piazzandomi davanti alla difesa. Mi piace giostrare lì, in passato ho vestito i panni di mezzala, di trequartista... Ringrazio il mister per la fiducia, e ringrazio i miei compagni: se segno è grazie a loro, che conquistano rigori e punizioni, sono fiero di aver segnato queste reti, ci metterei la firma per continuare così ma, ripeto, i meriti vanno condivisi con la squadra, la società, l'ambiente". 
E arriva la dichiarazione d'amore per il Vajont: "Sono contento di far parte di questo gruppo, anzi, di questa famiglia, dalle signore che ci fanno dai mangiare, ai tifosi, a tutti. Il presidente Demetrio Rovere è fantastico, è sempre presente, ci tiene tantissimo. E poi il ds Turchetto: questa estate, quando ho deciso di lasciare il Fontanafredda, avevo contatti con alcune società, ma è bastato parlare con Turchetto per rompere gli indugi: fin dall'inizio ho avuto un'ottima sensazione, umiltà, trasparenza, equilibrio, qui mi sembra di rivivere e rivedere l'Azzanese dei tempi d'oro".  
Anche la squadra non scherza... "Sono arrivato insieme a Clemente, Stolfo e via elencando, trovando però ragazzi validi, forti, motivati, gente come capitan Bernardon o Marcolina, solo per citarne un paio. C'è rispetto, massimo impegno, un gruppo importante, sono orgoglioso di far parte di questa squadra e felice di averla scelta. Sono innamorato del Vajont". 
Gli obiettivi personali e di squadra sono chiari: "Per quel che mi riguarda, ho voglia di ascoltare, capire, imparare ancora e, al tempo stesso, insegnare quello che posso ai più giovani. La squadra? Siamo partiti per salvarci, daremo tutto ogni domenica, contro le big e le non-big, perché se non si dà il massimo si fa fatica contro chiunque. Se la possiamo giocare in maniera serena, mettendo i bastoni tra le ruote anche alle corazzate, che non mancano di certo". 
Matteo Zusso e il girone A di Promozione: "Il Prata è in testa, hanno Erodi, Violo, un mister che porta tanta mentalità, sono contento per loro ma secondo me bisogna stare attenti alla Pro Fagagna e a super Nardi. Non mi sorprende vedere in alto Pravidomini e Casarsa, che hanno presidenti che ci tengono e mister molto preparati, oltre che organici di qualità. La prossima sfida con il Torre? Sono preoccupato, andremo a far visita a una realtà seria, umile, forte; sarà bello ritrovare il mio amico Giordani, si è ripreso dall'infortunio occorso tre settimane fa... Insomma, mi attendo una partita maschia, da approcciare bene, con impegno e concentrazione massimi, altrimenti saranno guai". 



 

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  Scritto da La Redazione il 17/10/2018
 

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