REG. B - Gorenszach: vittoria sofferta. Gardellini: poca umiltà
I commenti di dirigenti e tecnici sulla giornata di campionato. L'Ol3 avanza, la Pro Cervignano viene raggiunta al 95', il Lumignacco scivola per mano del Tricesimo dopo aver colpito tre pali. Campionato equilibrato
Gabriele Gorenszach (allenatore dell'Ol3): “Abbiamo vinto, ma abbiamo sofferto troppo. Partita combattuta e brutta per entrambe per le parti. Ambedue le squadre potevano vincerla, loro hanno colpito una traversa. Siamo passati in vantaggio con Ilboudo e poi loro hanno pareggiato, mentre nella ripresa abbiamo raddoppiato con Sicco”.
Mario Virgolin (dirigente della Pro Cervignano): “Abbiamo fatto una bella prestazione, peccato però averla pareggiata per un rigore al 95'. Ci servirà da esperienza! Abbiamo creato delle buone occasioni, ma senza sfruttarle; nella ripresa siamo rimasti ben messi in campo anche dopo i cambi e abbiamo segnato con il 2002 Vezil. Loro lanciavano lungo per le due punte veloci e purtroppo alla fine ci hanno raggiunto”.
Stefano Liut (dirigente dell'Aquileia): “Abbiamo pareggiato 2-2, ma avremmo meritato di vincere pur essendoci ritrovati sotto per 2-0. La squadra è giovane e talvolta inesperta tanto da commettere qualche errore, ma ha mostrato l'atteggiamento giusto e questo punto serve per il morale. Per noi doppietta di Girardi e buona partita del 2002 Langella, un esterno d'attacco”.
Moreno Gardellini (direttore generale del Lumignacco): “Abbiamo perso 2-1 anche stavolta, c'è stata poca umiltà e si deve tornare con i piedi per terra. Abbiamo perso più per demeriti nostri ed è un peccato visti gli altri risultati, che dicono che è un campionato equilibrato. Pensavamo che l'altra settimana si fosse perso per l'assenza del mister e invece stavolta è stata fatta la stessa partita... Abbiamo colpito tre pali, uno con Drasevic - che poi ha segnato l'1-0 a inizio ripresa – e due con Hoxha. Poi abbiamo fatto confusione e il Tricesimo ha sfruttato due mischie su punizione, una al 15' della ripresa e una al 90'... Comunque ce la giocheremo con la giusta cattiveria”.
Massimo Laudani