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Edizione provinciale di Udine


PRIMA A - Ragogna, una prova da capolista. E Pidutti fa le capriole

I rossoblù al Concil travolgono un Maniagolibero che alla distanza si spegne e deve subire la prima battuta d'arresto del suo campionato

RAGOGNA – MANIAGOLIBERO  4-0
Gol:  nel pt al 34’ Di Benedetto (su rig.). Nel st al 4’ e 27’  Marietto Garlatti e al 36’ Anastasia.

RAGOGNA  Stefano Lizzi 7, Milloch 7.5, Mateuzic 7, Gerometta 6.5, Melchior 7, Persello 6.5 (st23’Galante 7), Nicola Marcuzzi 7.5, Valoppi 7.5 (st 36’ Girardi sv), Garlatti 8 (st 46’ Minisini sv), Di Benedetto 8 (st 28’ Patriarca 6.5), Ale. Lizzi 7 (st10’ Anastasia 7). All. Luigino Pidutti

MANIAGOLIBERO De Piero, Pilosio 5 (st24’ Roman 6), Alzetta 5.5, Puiatti 6, Trubian 6, Belgrado 6.5, Rizzotti 7, Roveredo 7, Brun 6.5, Mirco Mazzoli 6.5 (st 24’ Mander 5), Tomè 6 (st 16’ Mottin 6). All. Giuliano Gregolin

ARBITRO: Michele Piccolo di Pordenone 7.

NOTE - Serata umida, terreno in buone condizioni, tribuna affollata. Ammoniti: Di Benedetto (R), Pilosio, Belgrado e  Roveredo (M). Angoli 7-5 per gli ospiti, recupero 1’+ 6’.

RAGOGNA - Ragogna stellare, infila un poker non a una squadretta di bassa classifica, ma niente dimeno che all’imbattuto Maniagolibero che potrebbe perdere anche la testa della classifica se la N. Sacilese dovesse imporsi sul Barbeano. E ancora se nel recupero di mercoledì prossimo dovesse uscire battuto dal rettangolo di Rodeano ospite dell’agguerrita Rives. Insomma, la formazione di Mr. Gregolin, mai come ora si trova accerchiata. Diciamo che è la sorte che può capitare alle capolista che ancora non  hanno spiccato a pieno il volo. Oppure, al contrario, potrebbe spiccarlo proprio ora, dimenticando in fretta la serata no di Ragogna. Si perché sul terreno del “Concil”, se si escludono i  20’ centrali del primo tempo, non ha certo  dimostrato di essere l’infallibile capolista in cerca di gloria e con la vittoria incorporata. Merito sicuramente dei rossoblù di casa che hanno sciorinato una gara di alto valore tecnico e tattico, con tutte le mosse tattiche azzeccate dal grintoso condottiero Pidutti. Un Ragogna così pungente, eclettico e disinvolto può andare dove vuole, un posto al sole le è assicurato. Sugli spalti prima dell’inizio c’era un un mix di fifa e speranza tra i tifosi di casa, ansiosi che i ragazzi del presidente Cristian De Monte non potessero farcela contro la capolista, ma subito la prima impressione si scioglieva come neve al solo, vedendo un avvio spregiudicato dei propri beniamini. Infatti il Ragogna si presentava con un 4-3-3 che non lasciava dubbi sulla sua propensione all’attacco, mentre più guardinga la disposizione ospite con un classico 4-4-2 iniziale dove le due punte Brun e Mazzoli venivano rifornite da Rizzotti e Tomè. Poi però, dopo il raddoppio dei rossoblù a inizio  ripresa, tutto è andato in corto circuito e a nulla sono valse le correzioni, in corsa, del tecnico.
Cronaca. Avvio fulminante del Ragogna che si rende pericolosa in tre frangenti: al 6’ è Marcuzzi a scalcare le mani a De Piero con una fucilata dalla distanza; due 2’ bel duetto tra Ale Lizzi e Di Benedetto con  tiro teso che sorvola di poco l’incrocio dei pali alla sinistra del portiere. Al 11’ Marcuzzi libera Garlatti che gira sul fondo da sottomisura. Al 13’ gli ospiti si gettano in avanti con Rizzotti che filtra per Brun il cui diagonale è respinto in corner da un superlativo S. Lizzi. Sull’angolo battuto da Roveredo, Gerometta nel tentativo di liberare si vede ribattere la sfera, buon gioco per Brun che tira di prima intenzione: Lizzi blocca con autorità. Piazzato di Roveredo dai 20 metri al 24’ di pochissimo alle ortiche. Trubian in avanti al 29’ penetra tutta difesa ragognese, ma sul suo diagonale Tomè arriva qualche frazione di secondo in ritardo per la deviazione vincente. Ma è il Ragogna a pungere con maggior veemenza e superata la mezzora sblocca l’ormai asfittico 0-0. Marcuzzi giganteggia sulla tre quarti, chiede l’appoggio al granitico Valoppi e appena entrato in area Puiatti da dietro lo destabilizza facendolo ruzzolare a terra. Classico fallo da rigore che l’arbitro, a pochi passi, conferma. Dagli undici metri il “Diabolik Dibe” realizza con freddezza. La frazione si chiude con un destraccio di Mazzoli a lambire il palo e una rasoiata di Valoppi neutralizzata.
In avvio di ripresa il Ragogna rompe gli indugi e raddoppia bellamente con un felpato calcio di punizione a tre metri dal vertice sinistro dell’area di Garlatti che mette dietro la lavagna barriera e portiere andandosi a prendere la standing ovation di compagni e tifosi, mentre mr. Pidutti fa capriole di  contentezza a ridosso del bunker della  panchina che esplode di gioia. La reazione dei maniaghesi oltre a non essere lucida è anche pressoché inconsistente, merito dei padroni che chiudono tutti gli spazi  proponendosi al gioco veloce e in profondità. Una sola squadra in campo che detta legge e della capolista si sono perse le tracce. Un tourbillon di azioni con i Valoppi, Garlatti e l’ultimo nella mischia, Anastasia, a farla da padroni. Ma è da un filtrante di Marcuzzi a Garlatti  che arriva il terzo gol, complice una schizzata di un difensore verso il proprio portiere. Gol da assegnare  comunque al Marietto, bomber rinato. 3-0 al 27’ e match in mano. A seguire una traversa scheggiata degli ospiti e poi è ancora il Ragogna in cattedra e a infierire con Anastasia per un poker da favola, voluto e ampiamente meritato. Splendido Ragogna, avanti così anche a San Vito contro il Diana, domenica prossima.    

©Testo e foto di Dino Temil in esclusiva per www.friuligol.it



 

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  Scritto da La Redazione il 10/11/2018
 

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