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Edizione provinciale di Udine


UDINESE - Empoli decisiva per Velazquez. Nicola in pole

Dopo aver conquistato un solo punto nelle ultime sei gare, domani in Toscana (ore 15, arbitro Giacomelli) il tecnico rischia il posto."Ma io sono tranquillo, con la società c'è confronto continuo". Undici bianconeri in Nazionale

Un allenatore appena subentrato contro uno in odore di sfiducia: la sfida tra Iachini e Velazquez è uno dei motivi per seguire Empoli - Udinese, match in chiave salvezza in programma domani (ore 15, arbitra il triestino Giacomelli) al “Castellani”. E mentre in terra toscana ci si affida all’ex timoniere dei bianconero all’alba della stagione 2016/2017 (l’avventura durò la “bellezza” di sette giornate), Gino Pozzo si macera all’idea - in caso di ennesimo risultato negativo, saremmo ad un solo punticino incamerato nelle ultime sette gare - di dover provvedere all’ennesimo cambio in panchina. Dalle segrete stanze trapelano, comunque, situazioni di contatto in stato avanzato con l’ex Crotone Davide Nicola. Soluzioni legate a nomi altisonanti (Donadoni, Prandelli, Paulo Sousa) paiono invece decisamente fuori portata.
“Non è stato facile ripartire dopo aver perso contro il Milan - ammette Velazquez - la squadra ha comunque recuperato e tutti sono al cento per cento. I giocatori si sono allenati benissimo per acquisire una buona mentalità e fare una buona prestazione”.

Per lei si tratta di una gara delicata. Quasi decisiva.
“Io sono tranquillo, fiducioso, lavoro ogni giorno senza perdere energia in altre situazioni. I rapporti con la società vanno benissimo: con il patron, il dg e il ds c’è confronto continuo e sinergia positiva. Parliamo sempre e questo mi piace molto”.

Nel frattempo l’Empoli ha cambiato allenatore.
“A mio avviso, Andreazzoli ha fatto un ottimo lavoro, con princìpi di gioco chiari: ma dobbiamo sempre vedere quale calendario ha avuto. Non conosco Iachini, se apporterà qualche cambio di uomini o di modulo, anche se sappiamo che ne ha provati due in settimana. E’ un allenatore emozionale, può cambiare strada alla squadra. Ma noi dobbiamo pensare a… noi, non a loro”.

Come li affronterete?
“Abbiamo svolto un lavoro completo: sia che L’Empoli giochi con linea difensiva a tre, a quattro o a cinque. Ma, ripeto, i più importanti siamo noi”.

Qualche cambio in vista?
“Può essere che qualcosa succeda, a livello di singoli o di modulo. Domani vedremo”.

Dopo la convocazione bis, che Lasagna vedremo?
“Gli ho fatto i complimenti, cosi come a De Paul. E’ un bene, sia per Kevin che per gli altri, quando vanno a rappresentare il proprio paese. Adesso però conta domani, le Nazionali vengono dopo”.

Il recupero psicologico di Opoku, martellato per l’errore con il Milan?
“Non mi piaciuto quello che si è detto in settimana, non possiamo “ucciderlo” per uno sbaglio: si vince e si perde tutti assieme. Opoku è bravo, ma ha vent’anni e giocava in Tunisia: arriva in Italia, non parla bene, deve integrarsi. Non è semplice”.

Ma c’ è, nell’Udinese, un elemento più importante degli altri?
“Il calcio è uno sport collettivo, conta la squadra. E un giocatore migliora solo grazie all’aiuto dei compagni”.

E con il gol, come la mettiamo ? I dieci realizzati sinora sono pochi.
“La situazione è chiara e dipende anche dagli avversari. Bisogna lavorare, ma questo lo ricerchiamo sempre, anche dopo tre… vittorie”.

I CONVOCATI. Portieri: Musso, Scuffet, Nicolas. Difensori: Wague, Opoku, Ekong, Ter Avest, Samir, Pezzella, Stryger Larsen. Centrocampisti: Behrami, Balic, D’Alessandro, Fofana, Mandragora, De Paul, Pontisso. Attaccanti: Lasagna, Micin, Pontisso, Machis.

IN NAZIONALE. Sono ben 11 i bianconeri precettati dalle proprie federazioni di provenienza per gli impegni delle varie squadre Nazionali: Balic, Lasagna, De Paul, Micin, Ekong, Mandragora, Pezzella, Scuffet, Wague, Stryger Larsen, Machis.

Roberto Zanitti



 

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  Scritto da La Redazione il 10/11/2018
 

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