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Edizione provinciale di Gorizia


SECONDA D - Il Gaja resiste al Piedimonte. Scintille in campo e fuori

Termina 0-0 (ma con parecchie emozioni) il recupero di campionato, con la Roianese che ci guadagna più di tutti. Polemiche per l'orario del match



Nel recupero dell'ottava giornata del girone D di Seconda categoria il Gaja ferma sullo 0-0 il Piedimonte e fa un grosso favore alla Roianese, che grazie a questo risultato vanta ben sei lunghezze di vantaggio sulla formazione isontina. Un Piedimonte venuto a Padriciano in formazione rimaneggiata (come anche il Gaja privo di Spena, Carli e Ligotti) visto l'orario della partita (14.30) in un giorno feriale, scende in campo con l'intento di conquistare l'intera posta in palio.
L'avvio della formazione di Surace è avvolgente, con la punta Pelesson che crea scompiglio nella difesa avversaria e si rende pericoloso in tre occasioni nei primi dieci minuti. La più ghiotta quando sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, con una deviazione d'esterno destro va a lambire il palo. Il Gaja ci mette un po' per uscire dal guscio, ma al 15' e al 17' prova la conclusione con Tuccio. Nella prima circostanza tiro da fuori deviato in angolo dalla retroguardia ospite, nella seconda diagonale pericoloso in mezzo all'area, sul quale nessun compagno riesce ad intervenire. Al 28' il solito Pelesson ci prova in acrobazia non andando lontano dallo specchio della porta. Al 34' la squadra di Venanzi batte una punizione da destra, insidiosa parabola di Palermo, ma Alderuccio abbranca in presa. Finale di prima frazione con un'emozione per parte; al 42' Innamorati calcia a giro e il pallone termina fuori di un soffio alla sinistra di Paulich, mentre allo scadere il gialloverde Sovic calcia di destro in piena area, ma l'estremo difensore ospite respinge ottimamente.
In avvio di ripresa Piedimonte che prova a fare la partita. Al 47' ottima uscita di Paulich in anticipo su Enwegbara e al 52' pericoloso diagonale di Pelesson che non inquadra la porta. Al 66', su palla inattiva, testa di Bernot che finisce di poco sopra la traversa. Nella fase centrale della ripresa partita maschia e avara di occasioni. Al 76' per i padroni di casa splendida iniziativa di Sovic che salta due uomini, e arrivato all'altezza dei sedici metri calcia in porta, ma la sua conclusione viene deviata in angolo da un difensore che riesce a chiudere facendo la diagonale. Finale di partita arrembante degli isontini alla ricerca del gol vittoria; al 81' è bravo Paulich a distendersi sulla sua destra e intercettare la deviazione ravvicinata di Pelesson su un velenoso diagonale rasoterra. Al 86' punizione di Formisano nei pressi del limite dell'area sul versante sinistro che termina alta. Un minuto dopo, sempre su calcio piazzato Marchioro la mette in mezzo, Tonani la spizza verso il secondo palo e la sfera esce di pochissimo. Al 88' Paulich è due volte miracoloso, prima su un tocco ravvicinato di Pelesson in mezzo a un grappolo di uomini, va a togliere la palla destinata all'incrocio, poi respinge una conclusione ravvicinata di Tonani sul filo del fuorigioco. Ultima vera emozione al 92' con Formisano che di testa da ottima posizione manda la palla sopra la traversa.
Gaja che resiste e dopo sette minuti di recupero l'arbitro ordina la fine delle ostilità. Punto prezioso in chiave salvezza per la formazione di Venanzi. Post partita abbastanza rovente con il presidente del Piedimonte, Adriano Zucco, che recrimina per l'orario in cui si è disputato il recupero e a suo dire sull'ostruzionismo del Gaja per giocare in un'altra sede (il campo di Padriciano è sprovvisto delle luci d'illuminazione): "Dichiaro la poca sportività del Gaja che non ha voluto spostare la partita alla sera, in quanto loro hanno ben 33 tesserati, mentre noi abbiamo dovuto tesserare il mister e un dirigente per raggiungere il numero minimo per poter scendere in campo. Tra l'altro il nostro dirigente Scherianz è entrato in campo nella ripresa. Avevamo parlato con Bovino dell'Alabarda, il quale era disponibile a darci il campo e la federazione era al corrente, ma non ha potuto fare niente contro il parere negativo della società Gaja".
Risponde alle polemiche del presidente isontino, il capitano del Gaja Michele Ferluga: "Premetto che la domenica in cui è stata rinviata la partita si poteva giocare tranquillamente, in quanto il campo era più che praticabile e abbiamo documentazioni fotografiche a riguardo. Infatti si era giocato in tutti i campi di Trieste, compreso Basovizza che dista solo 2 chilometri da Padriciano, ma sono stati gli stessi giocatori del Piedimonte a insistere con l'arbitro per non giocare. In riferimento all'orario odierno delle 14.30, preciso che la società Gaja ha fatto di tutto per giocare in un orario più consono, vedi le 18, ma purtroppo in tutta Trieste non c'era disponibilità di altri campi. Giocare alle 20.30 ad Opicina per noi era impossibile avendo giocatori che lavorano su turni, tra cui entrambi i nostri portieri, che in questo orario non sarebbero stati disponibili. Anche noi per mettere una squadra in campo oggi siamo stati costretti a prendere ferie e i più giovani ad uscire prima da scuola. Ci siamo attenuti di conseguenza all'orario Figc che prevedeva di giocare alle 14.30 a Padriciano".

Andrea Bonadei



 

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  Scritto da La Redazione il 14/11/2018
 

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