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Edizione provinciale di Pordenone


PRIMA A - Sacilese, Dal Bianco da applausi: qui grandi ambizioni

Il difensore a segno su punizione nell'ultima sfida. Ora i liventini sono secondi nel girone



Protagonista indiscussa nei girone A di Terza e di Seconda categoria nelle precedenti due stagioni, alla decima giornata di questa avventura in Prima categoria raggiunge la vetta con obiettivo la risalita in Promozione. Stiamo parlando della Nuova Sacilese risorta come l’Araba Fenice dalle proprie ceneri dopo esser stata precedentemente messa al rogo da altra avventuriera dirigenza. Un cammino di crescita in parallelo all’Ufm, ripartita anch’essa dall’ultimo gradino per scelte diverse, e che oggi stanno lottando per obiettivi diametralmente opposti. In più la Sacilese, al contrario dei monfalconesi, è ancora impegnata nella Coppa dovendo però ribaltare il pesante 3-1 rimediato nella gara d’andata a Rivignano. Tutto lascia presagire la possibilità di conquistare il “triplete” nel computo di campionati vinti, fatti i debiti scongiuri. Intanto i liventini hanno goduto  il primato provvisorio (fino a ieri sera visto il successo nel recupero del Maniagolibero), grazie anche al contributo e la perla su punizione del difensore Alberto Dal Bianco.
“Stiamo attraversando un ottimo momento, i componenti della squadra si stanno conoscendo sempre di più ottenendo buoni risultati e pure divertendosi in campo. Questo è il mio primo anno con la Sacilese – racconta Dal Bianco – e quando mi hanno presentato il progetto ho subito accettato la proposta. Anni fa quando ci giocavo contro, anche in categorie più importanti, era sempre un piacere affrontare questa squadra. L’obiettivo principale di questo progetto è quello di salire di categoria riportando la Sacilese ai bei fasti antichi. In questi primi mesi tutto sta svolgendo al meglio, non trascurando nemmeno la Coppa, giocare e vincere fa sempre bene ed è tra gli obiettivi anche questo trofeo”.
Alberto Dal Bianco, come detto, è a Sacile da quest'anno, ma i suoi trascorsi sono importanti. “Ho sempre giocato nel Veneto, a 17 anni ho vinto l’Eccellenza con il Vittorio Veneto per poi proseguire in serie D sia con la stessa società ma anche a Tamai, l’unica esperienza avuta in Friuli, e poi a Legnago. Due anni fa con il Calcio Istrana ho raggiunto i play-off sempre di Eccellenza mentre l’anno scorso per problemi personali ho giocato solo quattro mesi in Prima categoria sempre nel Veneto ed ora eccomi qui in biancorosso”.

“Rispetto al calcio friulano, in quello veneto la mentalità è molto diversa – specifica il difensore – dove si cerca di giocare molto più al calcio. Qui a prevalere è l’intensità e la fisicità, in queste categorie molte squadre giocano con una difesa molto bassa per concedere poco agli avversari e poi ripartire. Sono poche le squadre che giocano veramente a calcio, la Sacilese prova e talvolta ci riesce.”

Di Alberto Dal Bianco abbiamo le immagini della sua punizione (clicca qui), con la quale ha segnato il quarto dei sei gol dei liventini al Barbeano. “Le punizioni sono la mia specialità – ne va fiero il cecchino -, le provo spesso in allenamento e in partita le calcio io o talvolta le lascio al mio compagno di squadra. Quella di domenica era una punizione dal limite dell’area, dai 22-23 metri, la mia mattonella preferita calciata con palla sopra la barriera . E' stato un bel gol e ne sono molto contento”.



 

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  Scritto da La Redazione il 15/11/2018
 

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