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Edizione provinciale di Pordenone


SERIE D - Il Tamai si fa del male da solo. Maccan non basta

Il Montebelluna si impone 3-2 in casa delle Furie Rosse, prima abuliche e poi, risalita la china dal 2-0 al 2-2, sciagurate nel regalare ai trevigiani il gol decisivo



TAMAI - MONTEBELLUNA 2-3
Gol: 3’pt e 29’ st  Mortaro, 26’ Fasan, 43’ pt Maccan su rigore, 1’ st Maccan

TAMAI: Colesso, Presello, De Biasi (2’ st Terranova), Borgobello (41’ st Furlan) , Colombera, Faloppa, Alcantara, Kryeziu (37’ st Dalla Vedova), Maccan, De Anna (7’ st Vedova), Nadal. In panchina;: 12 Masin, 13 Russian,  14 Barbierato, 17 Salamon. Allenatore: Luca Saccon.

MONTEBELLUNA
: Secco, Moretto (22’ st Bonaldi),  Spagnol (30’ st Fornasier), Dal Colle, Guzzo, Fabbian, Franceschini, Nchama, Mortaro (37’ st Dal Maso), Fasan, Zago. In panchina: 12 Milan, 14 Gasparini, 16 Gallina, 19 Tronchin. Allenatore: Francesco Feltrin.

Arbitro: Enrico Gigliotti sez. di Cosenza Assistenti: Leoni e Pilleri sez. aia di Cagliari.  

Note. Pomeriggio soleggiato, temperatura di 19 gradi terreno molle ma in discrete condizioni, spettatori 250 circa. Molti gli addetti ai lavori presenti Ammoniti: Moretto Espulso al 31’ Alcantara (fallo violento a centrocampo) Recupero: pt 1’, st 4’.

Tamai di Brugnera. Tamai autolesionista; il Montebelluna ringrazia e vola nella griglia del playoff. Nel prendere visione del referto gara, il coneglianese Luca Saccon ripropone dal 1’ sul lato di sinistra De Biasi, rinforza la “diga” mediana con l’impiego di Kryeziu, arretra Borgobello, con De Anna (vice-Giglio) a occupare la trequarti al posto del claudicante Giglio. In panchina si rivede Russian. Nel Montebelluna fa notizia (lo impongono le scelte degli under…) la panchina per l’estremo Milan, mentre Zago è preferito a Bonaldi sulla catena di sinistra. E’ una sfida che il Tamai è chiamato vincere, mentre l’undici di Feltrin ha motivo di gestire due verdetti-pro. L’ultima sfida giocata  nel centro dell’Altolivenza tra i due club più longevi della serie DC,  ha visto i “coreani” spuntarla per 1-0.  Al via del cosentino Gigliotti la partita di primo acchito sembra assestarsi in una disposizione d’attesa. Ma la fase di studio dura 180”, il tempo che permette a Mortaro di firmare il vantaggio. L’azione-gol si sviluppa sulla destra: Fasan, molto rapido sul breve attacca nell’uno-contro-uno il lungo De Biasi, centra nel cuore dell’area e lo stacco di Mortaro a due metri dalla linea di porta è fatale a Colesso.
Il Tamai accusa il colpo e sbanda. E’ un quarto di gara dove l’undici di Saccon non riesce ad articolare un’azione ficcante. Al 22’ le “furie” godono di un calcio franco in prossimità dei 20 metri, ma l’azione che sfocia in un telefonato traversone controllato dalla batteria di lunghi trevigiani. Il Tamai, guadagnato qualche metro, abbozza un timido forcing, ma non tiene conto dell’agilità degli avanti ospiti. Tutto scontato quando lo sbilanciamento innesca lo scatto centrale sul filo dell’offside di Mortaro: il centravanti  punta Colesso in uscita, ma s’incarta.  L’ariete biancoceleste con l’intera area a disposizione, si dimostra precipitoso nell’affondare la zampata vincente, non azzarda il dribbling e finalizza l’azione sul corpo dell’estremo di casa. 1’ dopo i conti tornano. E’ Fasan defilato sulla destra a inchiodare il 2-0 con un fendente che lascia di sasso Colesso. Sul raddoppio ospite il pubblico di casa manifesta il disarmo delle “furie rose”. Al 30’ è ancora Mortaro a mettersi in evidenza: il centravanti, trovato un varco nei 5,50, anticipa in scivolata Presello e centra il palo; sulla palla che danza in prossimità della linea bianca è l’esperienza di Colombera a spazzare il pericolo.
Superata la buriana, il Tamai si fa più spavaldo, cerca spazi sulle corsie laterali e al 43’ da una palla inattiva ben articolata sulla fascia di destra, il cross sventato dalla difesa è riproposto a centro area da Colombera, la palombella innesta un capannello di uomini in prossimità del dischetto, Secco esce alla disperata e nell’affrontare il cuoio in sospensione frana su Zago che abbatte Alcantara sotto gli occhi di Gigliotti. Il rigore è limpidissimo e Denis Maccan dopo due errori dagli 11 metri fa… Secco il giovane estremo trevigiano. La partita si riapre e le squadre rientrano per la pausa.
Ripresa e gol. Passano 23” e Denis Maccan da gran marpione dei sedici metri firma il 2-2. Tutto nasce da una fiondata di Kryeziu non trattenuta da Secco che serve su un piatto d’argento il pallone al castigamatti Maccan che insacca in spaccata scivolata. Riassestato il gap, una testimonianza del carattere sprigionato dalle “furie”, il match vede una parziale reazione dei biancocelesti. E’ una fiammata che si concretizza con un tiro fuori dai pali. Il Tamai sulla fragilità a contrasto del Monte aumenta i giri del proprio motore e al 16’ è sempre Maccan a imperversare nei sedici metri con un’incornata che esce di poco sul palo lungo. Denis Maccan è una furia e poco dopo in precario avvitamento il centravanti inzucca il pallone indirizzandolo sul palo dove è splendido in volo Secco nella deviazione. Una prestazione in crescendo che il Tamai incanala a suo piacimento. Il Montebelluna soffre, si rintana nella propria metà campo e limita i danni. Ma al 29’ ci pensa il Tamai a rianimarlo con un erroraccio amatoriale: sulla linea di fondo un errato disimpegno (Colesso nel frattempo ha lasciato i pali) del difensore di sinistra centra il corpo di Bonaldi, l’ex Mestre è velocissimo a servire al centro Mortaro che a porta vuota, in giravolta, insacca il gol più facile della sua carriera. In tribuna scende il gelo tra i supporter tamaioti. Nei 10’ finali il Tamai, in inferiorità numerica si butta tutto in avanti e affida a Maccan le proprie risorse per impattare un match che non merita di perdere. Per ben due volte il centravanti rasenta i legno montelliani, ma la sciagurata disavventura difensiva ha segnato la gara.   

Flavio Cipriani              



 

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  Scritto da La Redazione il 14/11/2018
 

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