E’ un’Aurora ancora coperta da nubi seppur rischiarata dal lampo di luce dell’ultima vittoria casalinga sul Lavarian Mortean per 4-1. Un successo cercato e voluto per riuscire a cancellare le precedenti ultime due pesanti battute d’arresto con Azzurra e Torreanese. A parlarci il presidente dell’Aurora Buonacquisto, Simone De Rosa il quale domenica ha regalato il pallone, firmato dai compagni di squadra, a Steve Lehonou, attaccante classe ’99, autore della tripletta nel 4-1 con cui la squadra di Remanzacco ha battuto il LavarianMortean : “E’ una grande soddisfazione questo risultato, una vittoria netta, ottenuta in casa. Finalmente Steve si è sbloccato, da alcune partite gioca titolare e stavolta ha lasciato il segno con tre gol uno più bello dell’altro”.
Vincere soffrendo, ed era forse un po’ preventivato in questo campionato, ha un sapore particolare: “Siamo partiti con una grande scommessa con una squadra giovane guidata da un altrettanto giovane allenatore per questa categoria. Ed è stata una scommessa dalla quale adesso stiamo traendo delle belle soddisfazioni. Il mister Zompicchiatti è una persona molto in gamba con una gran voglia di lavorare con i ragazzi e lo sta facendo molto bene. La società ha lavorato sulla squadra con un gruppo molto unito, tutti sempre presenti sia agli allenamenti sia fuori dal campo compreso il venerdì sera per il terzo tempo. Analizzando le partite, solitamente – spiega il presidente - andiamo a rete negli ultimi minuti e ciò significa lottare e crederci fino in fondo e lo si può fare con un gruppo unito ed è importante”.
In casa Aurora la soddisfazione c’è ma forse qualcosa in più è alla portata: “I ragazzi sono tutti giovani, tra il ’98 e il 2001 e crescono lavorando, accumulando esperienza, anche perdendo alcune partite, con l’aiuto dei più veterani. Non vedo dei singoli da cui pretendere qualcosa di più”.
A Remanzacco c’è una nuova location utilizzata dalla squadra il venerdì sera dopo l’allenamento per il famoso terzo tempo: “Questa è una nostra marcia in più sia per le squadre giovanili utilizzata per fermarsi a pranzare o far merenda dopo le partite e i più grandi il venerdì, dopo l'allenamento di rifinitura, si fermano per stare in compagnia e fare un po’ di festa ed è fondamentale per una società come la nostra che ha bisogno di crescere e fra qualche anno – ricorda il massimo dirigente dei rossoblù - festeggerà i 100 anni di fondazione, ed è composta attualmente tutta da giovani, me compreso”.