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Edizione provinciale di Udine


COPPA ITALIA - Manzano spaventa l'Udine City

La capolista del campionato, in giornata non brillante, rimonta l'iniziale svantaggio e accede ad una Final Four probabilmente "dimezzata" (ma in semifinale non avrà lo squalificato Goranovic). Due espulsi tra gli ospiti, in attesa di tre nuovi innesti provenienti dal calcio a 11


 

UDINE CITY - MANZANO 4 - 2 (2 - 2)
Gol:1’42" El Atrassi, 4’56” A. Barile, 12’22” Goranovic, 14’09” Duricic, 1' st Frosutto, 19’27” st Valent

UDINE CITY: Agrizzi, Valent, Goranovic, Turolo, Barile, Currò, Mattiussi, Sansica, Frosutto, Coren, Verdicchio. Allenatore: Pittini.

MANZANO: Patti, Zanuttini, El Atrassi, Taviani, Duricic, Gasich, Conte, Giannullo, Tollon, Cattarin. Allenatore: Genna.

ARBITRI: Cicchetti di Pordenone e Burella di Pordenone. Cronometrista: De Chirico di Udine

ESPULSI: 18’14”st Gasich (doppia ammonizione), 18’51”Patti (fallo)

AMMONITI: Goranovic, El Atrassi, Gasich, Zanuttini.  

UDINE -  Non si è rivelata proprio una passeggiata di salute, per l’Udine City, il quarto di finale di Coppa Italia con il Manzano. L’esito è infatti rimasto in bilico sino a 2’ dal termine: le espulsioni di Gasich e Patti (il portiere ospite, autore di un’ottima performance) hanno poi spento ogni incertezza residua sull’identità della squadra promossa alla Final Four di Cividale che, pare, andrà in onda dimezzata (confermate le semifinali di venerdi 7; incertissima, invece, la data della finale, originariamente in cartellone per sabato 8). Passano soltanto 2’ e il Manzano è già avanti con El Atrassi, il quale sorprende la difesa locale e impallina Agazzi. La formazione udinese patisce la giornata non brillante di alcuni suoi uomini chiave (il febbricitante Turolo e Sansica), ma trova pari e vantaggio rispettivamente con Goranovic (destro rasoterra) e Alessandro Barile che, innescato da capitan Turolo, infila la palla nella…cruna dell’ago e supera Patti. Il Manzano reagisce, risponde all’affronto e Duricic trova il 2 - 2.

Si riparte e, dopo un solo minuto, una percussione di Alessandro Barile premia Frosutto: la palla carambola sui piedi dell’ex che, a porta spalancata, gonfia la rete. Ma non esulta (mah…). Nei minuti successivi c’è più possesso per l’ Udine City, mentre il Manzano va di velenose ripartenze. Con annessa qualche buona opportunità. Ed è davvero incredibile quella capitata a 4’ scarsi dal termine, quando gli ospiti optano per il portiere di movimento. Duricic dovrebbe infatti solo spingere oltre la meta ma, a non più di 20 cm dalla linea, l’ 11 ospite “mastica” clamorosamente il pallone. Poi Gasich (doppia ammonizione) e Patti (intervento piuttosto robusto ai danni di Goranovic) si fanno cacciare e la gara finisce senza sussulti. Il 4 - 2 di Valent serve infatti soltanto per aggiornare la storia.

HANNO DETTO. “Sento sempre più spesso gli avversari lamentarsi per essere arrivati, contro di noi, ad un centimetro dalla vittoria - recita Tita Pittini - sarà pure cosi ma, come dice Julio Velasco, “chi vince festeggia, chi perde spiega”. Senza che nessuno si arrabbi. Tornando a bomba, non è stata una delle più gare più belle anche perchè, per loro, era l’appuntamento dell’anno: alla fine, però, credo abbia vinto chi ha meritato di più”.

Ora la semifinale. “Ci mancherà Goranovic ma, come sostiene il grande chef Cracco, gli ingredienti che non sono in cucina non servono…”.

“Volevo una reazione della squadra (dopo il 2 - 7 di Maniago, ndr): c è stata ed è già una buona cosa - replica il tecnico gialloblu, Massimo Genna - oltre a qualche problema di organico non siamo stati abbastanza cinici e, sul 3 - 2, ci è mancata la deviazione giusta per andare, magari, ai supplementari. In inferiorità, poi, la partita è finita”. In vista del prosieguo della stagione, si sussurrano novità…”Confermo che arriveranno tre elementi dal calcio a 11: due sono del 1996, uno del 1998. Provenienza ? Triangolo della sedia…”. (rozan)



 

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  Scritto da La Redazione il 01/12/2018
 

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