PRIMA A - Nardin: "Dimissioni perché la fiducia è venuta a mancare"
Il tecnico di Porcia spiega perché ha lasciato il San Daniele dopo pochi mesi di collaborazione...
Prima si è dimesso il preparatore dei portieri Fausto Bazzara, poi è stato il tecnico Michele Nardin a rompere gli indugi dicendo una volta per tutte basta. E lo stesso Nardin spiega perché la sua avventura alla guida della Prima squadra del San Daniele è durata pochi mesi: "Avevo accettato di allenare i Diavoli Rossi perché il presidente mi aveva promesso che avrebbe costruito una squadra in grado di lottare per vincere il campionato. Inoltre ho trovato strutture strepitose e una bella cittadina, oltre che una società dai trascorsi importanti. Poi, però, col passare delle settimane ho toccato con mano una realtà diversa: le promesse non sono state rispettate, la fiducia è progressivamente scemata fino ad esaurirsi, le critiche ricevute mi sono parse ingenerose e strampalate. Insomma, non c'erano più le condizioni per continuare la collaborazione".
Nardin è amareggiato: "Ho perso un anno per niente, ed è stato umanamente difficile lasciare dei ragazzi, i calciatori, che mi hanno seguito con dedizione e passione e ai quali mi sono affezionato. Non solo: a San Daniele ho conosciuto persone fantastiche, gente bellissima, a cominciare dalla famiglia Danielis, che resterà per sempre nel mio cuore. Ma il calcio è un'altra cosa, la parola va mantenuta, serietà e rispetto non possono esserci o meno a seconda dei giorni. Per quanto riguarda i risultati, va detto che non potevamo certamente competere con squadre del calibro di Sacilese, Rive, Maniagolibero, Diana, Ragogna e via elencando, ma puntare a conservare la categoria, cercando di costruire qualcosa per il futuro. Ciò considerato, sarei rimasto se avessi potuto almeno continuare a lavorare in maniera serena, ma così è stato. Me ne sono andato a testa alta e con la coscienza tranquilla, a posto".