PRIMA C - Lo Zarja si impone e Nunez pensa alle dimissioni
L'allenatore della Gradese: "Se ci si allena in pochi non si va lontano. E a me non piace lavorare così". Campo soddisfatto: che bel primo tempo!
ZARJA - GRADESE 2 - 1
Gol: p.t. 19' Cepar, 35' Becaj; s.t. 31' Mosca.
ZARJA: Budicin, Albertini, Benci (s.t. 15' Capuano), Becaj, Varglien, Cappai, Cepar, Tarable, Bernobi, Zucchini (s.t. 47' Cottiga), Racman (s.t. 42' Spadaro). All.: Campo
GRADESE: Ciroi, Lampani, Benvengù, Reverdito, Donos, Ulliani, Corbatto (s.t. 17' Clama), El Moujahdi, Mosca, Dean (p.t. 44' Facchinetti), Pinatti. All.: Nunez
ARBITRO: Pizzamiglio di Cormons.
NOTE - Espulso Becaj (23' s.t.) per doppia ammonizione.
Michele Campo (allenatore dello Zarja): “Primo tempo veramente ottimo da parte nostra. Abbiamo giocato bene e creato tanto. Abbiamo segnato con Cepar al 19' su lancio di Bernobi e con Becaj su calcio d'angolo di sinistro di Zucchini. E il loro portiere è stato bravo due volte su Bernobi. Nella ripresa abbiamo cercato il gol con Bernobi e Cepar, poi a metà tempo Becaj è stato espulso per doppia ammonizione. Un nostro errore ci è costato il gol di Mosca a un quarto d'ora dalla fine, quindi ci siamo difesi con ordine anche in dieci grazie all'apporto pure degli attaccanti e non abbiamo subìto molto se non un paio di mischie su calci piazzati”.
Fabricio Nunez (allenatore della Gradese): “Si è vista molta la differenza fisica perchè c'è stata poca serietà e siamo stati in pochi agli allenamenti. Siamo riusciti a fare dieci minuti di pressing a tutto campo e poi a causa di un errore siamo andati sotto. Poi hanno fatto meglio loro nel primo tempo e lo abbiamo chiuso in svantaggio per 2-0. Nel secondo tempo abbiamo giocato di più la palla e cercato di rimontare. A un certo punto sono rimasti in dieci e poi siamo riusciti a segnare con Luca Mosca, che ha concretizzato con il suo sinistro una bella azione portata avanti dal nostro marocchino Zaccaria e da Pinatti. Abbiamo provato fino alla fine, ma niente: adesso devo decidere se presentare le mie dimissioni perchè non mi piace lavorare così”.
Massimo Laudani