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Edizione provinciale di Gorizia


ECCELLENZA - Peruzzo e Mosetti: che vinca il migliore

I due presidenti alla vigilia della partitissima. Il patron biancoverde: "Stiamo raccogliendo quello che abbiamo seminato nel corso degli anni". Il massimo dirigente biancoceleste: "Loro hanno un attacco formidabile, noi però giochiamo a viso aperto, puntando sulle motivazioni e sul collettivo"



E’ un penultimo turno del campionato di Eccellenza con i botti con il calendario ad aver messo in programma il confronto fa le attuale squadre più forti del girone, San Luigi e Pro Gorizia.
Sul sintetico di Via Felluga a Trieste non si deciderà certo il campionato, ma dall’esito del big-match si potrà capire l’entità della forza d’urto elle due compagini, ben sapendo che sarà il girone di ritorno quello veramente decisivo. La Pro Gorizia è in serie positiva da 35 partite, dal 19 novembre dello scorso anno, dopo la sconfitta nel derby stracittadino di Promozione con la Juventina. Il San Luigi da molto meno, dallo scorso 29 aprile risale l’ultima sconfitta patita sul proprio campo dal Lignano con la squadra di Sandrin che nulla aveva più a chiedere al campionato.
Ora è diverso e le due formazioni si affrontano in Eccellenza con il traguardo della serie D ancora lontano ma entrambe hanno le carte in regola per centrarlo.

QUI SAN LUIGI

“Il San Luigi primo in classifica, la Pro Gorizia seconda, entrambe imbattute e in coppa Italia ci siamo già incontrati e entrambe le volte finì in parità. Avendo visto tutte le altre squadre del girone, tranne la Gemonese, posso affermare – le parole del presidente del San Luigi, Ezio Peruzzo – che la Pro Gorizia si merita il secondo posto, è la squadra che più mi ha impressionato. Ha un ottimo tecnico, un altrettanto ottimo direttore sportivo come Maurizio Inglese e il nuovo presidente è pieno di entusiasmo, hanno una città e soprattutto uno stadio alle spalle che noi non abbiamo. Sono tutte prerogative per poter far bene”.
Il San Luigi non è da meno, non è li per caso, la squadra gioca un bel calcio, la società è importante, affiliata alla Juventus: “Non siamo qui per caso perché alle spalle c’è un lavoro svolto da anni con dieci ragazzi della prima squadra cresciuti nel nostro settore giovanile. E’ un lavoro mirato dalle fondamenta per poi arrivare in prima squadra e i risultati di adesso sono il frutto del lavoro di almeno due anni. L’abbinamento con la Juventus ci aiuta come richiamo e come scuola calcio, Lo scorso martedì avevamo qui da noi due tecnici juventini a visionare le squadre ed è una collaborazione molto intensa ma anche questi sono i risultati di diversi anni di lavoro svolto”.

Il San Luigi è detentore della Coppa Italia con il trofeo conquistato ad inizio 2018 a Gemona ed ora il 22 dicembre sarà nuovamente in finale a Fontanafredda. “Il nostro mister Sandrin ha affermato che questo mese di dicembre sarà importante con quattro partite da considerare altrettante finali. Quella della scorsa domenica, adesso la Pro Gorizia, poi Gemonese e la finale di Coppa con il Brian. Arrivare per il secondo anno consecutivo in finale è già in grosso successo, vada come vada. In ogni caso faremo festa come la stiamo organizzando per sabato con i nostri Pulcini a far da contorno all’ingresso in campo delle squadre. Vogliamo ospitare la Pro Gorizia nel migliore dei modi invitando gli ultras goriziani ad essere presenti e li accoglieremo a braccia aperte. Il campo è stato rinnovato a gennaio, tenuto molto bene e spero – si augura il presidente -  sia una bella partita contornata da un gran pubblico”.  

QUI PRO GORIZIA

Il presidente del San Luigi attende con affetto l’arrivo della appassionata tifoseria goriziana, il collega della Pro Gorizia Giulio Mosetti: “Contraccambio la stima e l’affetto dell’amico Peruzzo seppur da poco conosciuto. Ci siamo incontrati sul campo un paio di volte e il risultato alla fine è sempre stato quello di parità. Questa di sabato sarà una partita – lo auspica il presidente goriziano – entusiasmante, la nostra è una squadra veramente forte, di livello molto alto. Se mi aspettavo una squadra così competitiva? A dire la verità quando i miei collaboratori hanno operato in campagna acquisti hanno impostato molto bene la squadra. In alcune dichiarazione estive avevo auspicato che la Pro Gorizia fosse una matricola terribile e sono stato un buon profeta perché essere al secondo posto è un grande onore oltre ad una grande soddisfazione. Per questo match di sabato il mister ha già catechizzato a dovere la squadra, ha la dote di saper motivare tutti i giocatori e quindi siamo pronti e preparati per andar a battagliare con i triestini”.

“La gara con il San Luigi me l’aspetto come tutte quelle di grande aspettativa in cui ci sarà grande cautela da parte di entrambe le squadre e spero prenderà il sopravvento lo spirito della Pro Gorizia, ossia di giocare a calcio sempre a viso aperto. Credo assisteremo ad un gran bello spettacolo. Chi toglierei al San Luigi? I nomi sono molti, toglierei tuta la linea d’attacco. Noi faremo leva come sempre sulla motivazione e sul gruppo”.  

Il presidente Mosetti sta vivendo con entusiasmo questa nuova esperienza: “Sono nel direttivo da tre anni e due anni e mezzo fa, nel corso del campionato, sono diventato presidente, però mi ritengo un neofita rispetto ai miei colleghi incontrati nel corso della stagione e da cui ho tutto da imparare".      

Lo stadio Enzo Bearzot, rinnovato, potrebbe rivedere i fasti passati della serie D. “Direi una bugia – sorride il numero uno biancazzurro – e poco onorevole se dicessi di puntare alla salvezza. Come ho dichiarato anche dopo la partita vinta con il Torviscosa, vorremmo giocarcela sicuramente fino in fondo”. 

Nella foto, l'arbitro Matteo Mozzo della sezione di Padova, chiamato a dirigere San Lugi - Pro Gorizia.



 

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  Scritto da La Redazione il 07/12/2018
 

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