SERIE A2 - Gsa, segnali di vita
Torna il sereno in casa udinese, dopo la netta vittoria su Ferrara nell'anticipo, con il miglior Pellegrino di sempre: 16 punti e 8 rimbalzi. In evidenza anche Cortese (23) e Powell (16)
GSA – BONDI 88 - 70
GSA: Penna, Simpson 5, Cortese 23, Powell 15, Pellegrino 16, Mortellaro 6, Nikolic 6, Spanghero 8, Pinton 9, Genovese. Coach: Cavina.
BONDI: Panni 9, Swann 30, De Zardo 3, Hall 7, Molinaro 5, Fantoni 6, Liberati 8, Calò 2, Mazzoleni, Barbon. NE: Conti e Mazzotti. Coach Bonacina.
ARBITRI: Dori (Venezia), Gagno (Treviso) e Almerigogna (Trieste)
PARZIALI: 23 - 20, 46 - 40, 69 - 57.Tiri liberi:Gsa 12/15, Bondi 10/13. Tre punti: Gsa 8/28, Bondi 12/32, Rimbalzi: Gsa 40 (Pellegrino 8), Bondi 30 (Hall 7). Fallo tecnico a Spanghero e Fantoni al 35’48”. Cinque falli: nessuno. Spettatori: 3.343.
UDINE. Uno squarcio di sereno, dopo le perturbazioni post Cagliari. La Gsa sbriciola Ferrara nell’anticipo dell’ undicesima giornata, ritrova momentaneamente la rotta ma, per emettere il bollettino di definitiva guarigione, aspetteremmo tre delle prossime quattro gare: Forli, Verona e Treviso (con la Bakery Piacenza in visita al “Carnera” dopo la trasferta romagnola). La Bondi, appesa al folletto Swann e con Hall in versione “inutile e dannosa”, regge due quarti: poi è controllo e dominio bianconero, con qualche inopportuna concessione (a gara non ancora consegnata agli archivi…) allo show time poco gradita ad un tarantolato coach Cavina.
La consegna iniziale è quella di servire palla dentro, dove il miglior Pellegrino in salsa friulana trova puntualmente terreno fertile (7 punti nel primo quarto). Dopo un mese scarso, Ferrara ripresenta Hall, ma è praticamente solo Swann: l’ex trevigiano gioca con naturalezza disarmante e, soprattutto, fa canestro (10 per lui). Poi quando il mancino entra in pausa Powell, magari non dalla propria zona di conforto (che dovrebbe essere il post basso), Mortellaro e Pinton disegnano il primo, robusto break casalingo: 36 - 25 al 15’. A suon di triple è nuovamente Swann (21 “pezzi” alla pausa lunga) a tenere in piedi Ferrara, ma Pellegrino, di nuovo nell’arena, è incredibilmente reattivo e vola in doppia cifra. La Gsa non ha però in canna il colpo del ko (Powell fallisce clamorosamente un agevole lay - up in solitario contropiede!) e gli ospiti restano incollati.
Si riparte con lo sfiduciato Penna a commettere subito un inutile quarto fallo. E’ comunque sufficiente stringere le viti difensive e piazzare una una serie attacchi intelligenti (eccezione fatta per un’ assurda palombella di Cortese, che Cavina non approva, comunicando il proprio disappunto in diretta al gm Micalich, seduto a bordocampo…) per scavare 13 lunghezze: 55 - 42. E mentre Nikolic delizia i 3000 abbondanti del “Carnera” con un’ entrata di stampo antico Powell, spedito finalmente a tre metri dal canestro, è devastante, converte pure un rimbalzo offensivo e la Gsa vola via: 66 - 50. L’ultima unghiata, allo scadere del quarto, è ancora firmata Spanghero, sempre esaltante con l’uomo addosso.
Ma la spallata definitiva alla formazione di Bonacina, è dell’ex Pellegrino: 74 - 59 al 32’. Gli ospiti infatti non ne hanno più, Swann ha l’arsenale svuotato (anche per “colpa” di una difesa esemplare da parte di Simpson) e Hall è più pernicioso della grandine. Udine vince e va bene cosi. Adesso, però, urgono conferme ma, soprattutto, sono assolutamente controindicate le ricadute. A cominciare da domenica prossima a Forli, dove Pinton e soci si giocheranno una buona fetta delle chances di accedere alla Final Four di Coppa Italia.
Roberto Zanitti