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Edizione provinciale di Trieste


SERIE C - La Triestina evita la fregatura. Pizzul, gol da ricordare

La squadra di Pavanel gioca una partita tutta all'attacco, ma si ritrova sotto di due reti con il Gubbio: il cuore e l'orgoglio le permettono di rimontare, sfiorando nel finale il successo pieno



U.S. TRIESTINA CALCIO 1918 – A.S. GUBBIO 1910  2-2 (0-1)
Gol: Casiraghi 25’, Plescia 72’, Pizzul 82’, Lambrughi 84’

U.S. TRIESTINA CALCIO 1918 (4-2-3-1): Boccanera; Libutti (74’ Bariti), Malomo, Lambrughi, Sabatino; Coletti, Steffè (74’ Bolis); Hidalgo (77’ Pizzul), Beccaro, Bracaletti (46’ Granoche); Procaccio. A disp: Zuani, Codromaz, Pedrazzini, Ghiglia, Marzola, Gozzerini. All. Massimo Pavanel

A.S. GUBBIO 1910 (4-4-2): Marchegiani; Tofanari, Schiaroli, Piccinni, Pedrelli; Malaccari, Benedetti, De Silvestro (63’ Battista), Casoli; Casiraghi (70’ Plescia), Marchi.  A disp: Battaiola, Lo Porto, Paolelli, Nuti, Conti M., Conti A., Morlandi. All. Giuseppe Galderisi

ARBITRO: Longo (Paola – CS).  ASSISTENTI: Massara (Reggio Calabria)  D’Elia (Ozieri - SS).

NOTE: Pomeriggio soleggiato, terreno di gioco pesante ma in buone condizioni. Ammoniti: De Silvestro, Tofanari, Pedrelli, Piccinni (Gu), Coletti (Ts) per gioco falloso. Recupero: 0’ e 5’.

Dopo un’iniziale fase di studio gli alabardati prendono in mano il gioco e poco dopo il 10’ collezionano la prima ghiottissima palla gol, Procaccio dalla destra centra morbido, sul secondo Bracaletti incorna in totale solitudine, trovando la fortuita respinta di un difensore dentro l’area piccola. Al 17’ ancora Procaccio dalla destra ad ispirare con un tocco all’indietro, Steffè arriva a rimorchio col piattone di prima intenzione spedendo alto di poco. Tema della partita piuttosto chiaro, ospiti chiusi a riccio nella propria trequarti tentando di ripartire quando possibile, alabardati in pressione costante alla ricerca del varco giusto per far male. A sorpresa al 25’ passano gli ospiti col primo tiro in porta, Casiraghi dai ventidue metri pesca il jolly su punizione con un destro a giro imprendibile, vantaggio tanto di pregevole fattura quanto immeritato. Il gol dà entusiasmo al Gubbio, che alla mezz’ora con Casoli sfiora il clamoroso raddoppio con un cross casuale che scheggia la traversa. Due fiammate isolate quanto importanti e la Triestina riprende ad attaccare, il bunker ospite però seppur con affanno regge, portando il vantaggio di misura all’intervallo.

Si ricomincia con l’Unione che getta subito nella mischia Granoche, dentro al posto di Bracaletti. Al 4’ prima grande chance per gli alabardati, Granoche centra basso da sinistra, Hidalgo arriva in corsa col destro in diagonale, palla fuori di un soffio a Marchegiani battuto. Al 6’ Hidalgo dalla destra morbido, sponda aerea di Beccaro e mezza girata sottomisura di Granoche, Marchegiani para in due tempi. Hidalgo ci prova ancora poco dopo il quarto d’ora, il suo mancino viene parato da Marchegiani in presa bassa. Galderisi toglie De Silvestro ed inserisce Battista, mentre al 21’ Beccaro cede il posto a Mensah. Poco dopo dentro Plescia per Casiraghi, e proprio il neo entrato realizza il due a zero con il secondo tiro della partita degli umbri, insaccando di testa un cross di Casoli dalla destra. Si entra negli ultimi 10’ e l’Unione trova il gol che dimezza lo scarto, Pizzul sottomisura devìa in porta un cross dalla destra di Bolis. Passano 2’ e la Triestina trova lo strameritato pareggio, Granoche centra potente e basso dalla destra, capitan Lambrughi segue l’azione e insacca da due passi.
L’arrembaggio prosegue anche nei 5’ di recupero e la Triestina troverebbe anche il 3-2, ma la deviazione di Bariti su cross di Mensah è col braccio, e l’esplosione del “Rocco” non può avere libero sfogo.
E’ l’ultima occasione di un pomeriggio stregato che l’Unione, con immenso carattere, riesce a riacciuffare conquistando un punto importante, dopo una partita condotta all’attacco per novantacinque minuti.

DOPOGARA  - L'allenatore rossoalabardato Massimo Pavanel commenta così il 2-2 della sua Triestina in casa contro il Gubbio: “Abbiamo recuperato con carattere ma anche con le idee. Non avremmo meritato di perdere perchè abbiamo giocato bene, ma non voleva saperne di entrare. Il Gubbio ha fatto la sua partita a conferma che ogni sfida ha le sue difficoltà. E' stato cinico, siamo stati bravi a crederci”. (Malau)



 

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  Scritto da La Redazione il 08/12/2018
 

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