Non l’ha trattata benissimo. Prendendola, anzi, a schiaffoni. Sebbene del suo ultimo organico non ci fossero praticamente superstiti, Paolo D’Odorico non ha avuto pietà di quella che, per otto stagioni, seppur in momenti storici diversi, è stata la sua squadra. Grigioneri - Aurora 6 - 0: nonostante lo scarto, però, l’impietosa sentenza del match di Marsure non si è rivelata esattamente, per Basso (nuova tripletta) e soci, un picnic all’aria aperta.

“Il risultato è troppo pesante e non solo perché il primo tempo, molto equilibrato, si era concluso in parità - conferma l’allenatore dei Grigioneri - poi, però, due rigori piuttosto ingenui hanno indirizzato il resto della gara dalla nostra parte e non c’è più stata storia”.

Impressione complessiva della formazione di Zompicchiatti?
“Buona, e non lo dico per piaggeria. Ho visto un gruppo giovane, brillante e ben preparato: che non molla mai anche se l’inesperienza, ovviamente, si paga. Dovrà lottare fino alla fine, ma credo possa salvarsi”.

Un successo con annesso sapore della vendetta sportiva. O no?
“No, non sono sentimenti che mi appartengono. Per l’Aurora nutrirò sempre rispetto: a Remanzacco ho lavorato otto anni, con lo storico sbarco in Promozione. A maggio sembrava fatta per il mio ritorno, poi la società ha scelto di percorrere altre strade ed io ho accettato la decisione. La vita va avanti: non ho tempo da perdere in queste cose.”

Per i Grigioneri, però, si.
“C’è stato un periodo durante il quale abbiamo fatto fatica: a causa di infortuni e presenze non costanti agli allenamenti. Adesso, con questi nove punti (senza subìre gol, ndr), ci siamo assestati e la classifica è buona. L’obbiettivo? Rimanere più in alto possibile.”

Magari attraverso la bellezza del gioco.
“Divertendoci e cercando di proporre un calcio piacevole.”

Il campionato?
“Spaccato in tre. Sevegliano, Rivolto, Azzurra e Forum hanno sicuramente qualcosa in più. Poi ci sono 7 - 8 realtà sullo stesso livello mentre, le altre, lotteranno per salvarsi”. (rozan)