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Edizione provinciale di Pordenone


SERIE D - Roveretto punisce dal dischetto un generoso Tamai

Ancora una sconfitta casalinga per le Furie Rosse, che si inchinano a un Trento che produce pochissimo ma porta a casa l'intera posta grazie allo sfortunato intervento di Colombera che permette all'attaccante di Manzano di firmare il gol partita. Traversa di Maccan



TAMAI - TRENTO   0 - 1
Gol:
al 23’ Roveretto su calcio di rigore

TAMAI: Colesso, Della Vedova, Presello (24’ st Alcantara), Colombera, Borgobello, Faloppa, Cuzzi, Kryeziu, Maccan, Terranova, Nadal (24’ st Caramelli). A disposizione: 12 Mason, 14 Russian, 15 De Biasi, 16 Barbierato,  17 Salamon, 18 Furlan, 19 De Anna. Allenatore: Giuseppe Bianchini

TRENTO: Barosi, Carella, Badjan, Trevisan, Panariello, Sabato, Roveretto, Furlan (48’ st Zucchini), Petrilli (26’ st Paoli), Frulla, Cristofoli (43’ st Bosio). A disposizione: 12 Russo, 14 Bertaso, 16 Baronio, 17 Romagna, 19 Ferraglia, 20 Bonazzi. Allenatore: Luciano De Paola

ARBITRO: Riccardo Leotta sez. aia di Acireale. Assistente n°1: Mario Chichi sez. di Palermo. Assistente n° 2: Matteo Paggiola sez. di Legnago

NOTE -  Pomeriggio soleggiato, temperatura di 9 gradi terreno in buone condizioni, spettatori 300 circa. Ammoniti: Colombera, Cristofoli  Bosio. Espulso al 49’ st mister Bianchini. Recupero: pt 1’ st 5’

Tamai di Brugnera - Il tabù è il fattore campo… Condannati a vincere. I tre punti in palio nell’intermezzo del mercoledì sono gocce d’acqua per soddisfare la sete-salvezza. Una meta che nel cammino del Tamai (12 punti) rischia di dilatarsi nel tampinare gli appigli sicuri, vale a dire: Cartigliano. Delta Porto Tolle, Sandonà e Cjarlins Muzane (è l’avversario del weekend nella 16^ tornata in campo a Carlino), oggi sopra di 6 punti. Le “furie rosse” nel prendere di petto l’esame contro il Trento hanno parecchie cose da aggiustare. In primis il negativo trend casalingo, privo di vittorie (un pareggio) e inflazionato da sei pesantissimi ko. L’ultimo, il più delicato, incassato contro il Belluno 1905. Dati negativi che si assommano a 224’ di gioco privi di un flash nei sedici metri. A irrobustire la tradizione avversa si accavallano i tre verdetti interni della storia (18 stagioni per il Tamai in serie D) al cospetto dei gialloblù. Il Trento (Trentino in due match) che staziona nel fondo della classifica e veste i panni di Cenerentola, in casa tamaiota ha sempre fatto un figurone vincendo per 2-0 il 25 settembre 2005, infilando in seguito due pareggi: il 2-2 del 14 gennaio 2007 e il verdetto a reti bianche del 19 aprile ’09. E’ un Trento che il mercato ha rivoltato come un calzino. Aggiustato in corsa, l’undici di Luciano De Paola si è rifatto il look (via Bardelloni e Bertoldi) nel tridente offensivo (ai box resta ancorao Alessio Zecchinati) con l’arrivo degli esterni Petrilli e Marco Roveretto (è l’ex della partita) e della punta centrale Cristofoli protagonista in regione con le casacche di ISM Gradisca (ex Itala) e Sacilese. E’ un Trento che va affrontato con cautela, ma nel prendere in esame i numeri scanditi nelle prestazioni esterne, i gialloblù in viaggio hanno racimolato la miseria di tre punti con i pareggi a S. Donà, Chioggia e S. Giorgio Brunico. A corredo la formazione di De Paola si porta in dote 14 palloni nella sacca. L’ultima vittoria fuori le mura del “Briamasco” è datata 5 maggio, 1-0 a Ponte S. Pietro (Pontisola).
Non va a gonfie vele il Tamai incapace di suggellare la vittoria dal 29 aprile, dal 2-1 imposto al Belluno. E’ il catanese della sez. di Acireale, Riccardo Leotta a sbrigare il traffico.
Nel Tamai mister Bianchini sacrifica i panchina Alcantara con Cuzzi che si prende l’out destro. Kryeziu torna a occupare la linea mediana, mentre nel reparto arretrato Della Vedova nella scelta degli under scavalca Barbierato. In avanti il tecnico di Villaverla ripone la fiducia sul mancino Terranova chiamato a sostenere la fase offensiva alle spalle di Maccan nello scarico e al cross. Il Trento è un puzzle ex-novo. Il tecnico De Paola dopo un parziale collaudo contro il Montebelluna getta nella mischia il tridente. Sacrifica Bosio in cabina di regia, Romagna e Paoli nel quadrilatero difensivo. La prudenza è sovrana già dai primi fraseggi.
Il Trento manifesta qualche difficoltà a verticalizzare l’azione, mentre l’undici di Bianchini approfitta di mezzo campo a disposizione per articolare una manovra lineare e un giro palla che rallenta la pressione, favorisce l’allineamento del dispositivo gialloblù e schiaccia i tre avanti di casa in prossimità dei sedici metri limitandone i movimenti. Sono soprattutto Faloppa e Colombera, ben piazzati nel cerchio di centrocampo, a tracciare l’azione tra le linee. Il Trento arroccato nei venti metri finali non concede nulla e nemmeno sui due traversoni sfociati dalla bandierina Maccan e compagni riescono a fare breccia tra Badjan e Carella. Con 5 mediani a fare ostruzione, la formazione di De Paola gira sovente al largo e Cristofoli posizionato da vertice alto quasi mai la vede. Al 23’ il fattaccio su palla inattiva: sul traversone scodellato dalla trequarti di sinistra da Furlan, Colombera stacca indisturbato ma allunga il braccio e l’impatto non sfugge a Leotta che indica il dischetto. Dagli undici metri è Marco Roveretto a firmare il vantaggio gialloblù. E’ un gol che pesa sul morale e toglie lo slancio all’avanzata tamaiota. Nei minuti che portano al riposo (+2’ di extra-time), la fragile e impalpabile reazione del Tamai non trova alcun sbocco dalle parti dell’inoperoso Barosi. 

Ripresa. Inizia con un serio pericolo in area tamaiota al 3’: Frulla conquista campo sulla sinistra, dalla trequarti il laterale pennella il lob per la testa di Cristofoli, il pivot con lo specchio della porta a disposizione incorna incredibilmente a fondo campo. C’è un pizzico di aggressività nella decisa reazione dei padroni di casa. Al 6’ l’avanzata sfocia nel contropiede e l’assolo di Terranova che dalla linea dei sedici metri scrica il sinistro che impegna alla parata in due tempi Barosi.
Insiste a presidiare la trequarti il Tamai e al 12’ un millimetrico fendente su calcio piazzato di Terranova, fiondato sul primo palo, è smanacciato il volo da Barosi. Combatte con il cuore l’undici di Bianchini, ma nel palleggio, in uscita, affiora qualche sbavatura. Il Trento con la giusta dose di esperienza circuisce ogni settore in cui i biancorossi riescono a trovare sbocchi e la porta si allontana. Il Trento che gode del vantaggio si trincera nella propria metà campo e con cinque uomini in linea alza una barriera invalicabile ai 16 metri. Mister Bianchini cerca soluzioni nella panchina e al 24’ opera due cambi con l’inserimento di Alcantara. L’inerzia è convincente e al 28’ sul taglio in apertura di Kryeziu per Alcantara, il cross per la testa di Maccan porta il centravanti alla girata a fil di palo.
Finale a senso unico e al 37’ nel forzare il lucchetto trentino è Maccan a trovare lo spiraglio buono: potente deviazione da sotto e traversa piena. Il centravanti protesta e guarda in cagnesco l’assistente Paggiola. Alla fine il verdetto del campo sancisce la 7^ sconfitta e la classifica ora è davvero preoccupante…    

Flavio Cipriani



 

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  Scritto da La Redazione il 12/12/2018
 

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