Fa discutere la partita di Corno di Rosazzo tra Virtus e Sistiana, scontro d'alta classifica del girone B di Promozione vinto 4-2 in rimonta dai "Delfini" gialloblù. Non ci stanno i virtussini che mettono in rilievo la scelta di designare per il match una terna della sezione di Trieste. Il dirigente accompagnatore Pervaza attacca: "In campo il signor Capone ha aumentato le perplessità della vigilia con una direzione arbitrale penalizzante per noi in tutti gli episodi chiave. Ha permesso ai giocatori avversari di irriderci, come dopo il gol segnato da Bozicic, o peggio. Il sottoscritto ha replicato e naturalmente è stato immediatamente espulso. Ed è stato successivamente espulso anche l'allenatore Peressutti, non si capisce bene perché. Siamo rimasti sbigottiti dal rigore non fischiato per l'evidente fallo subito in area da Gashi; e c'era un altro penalty pure su Scarbolo dopo il 3-2 che non ci è stato dato. Per non dire che non è stata sanzionata la gomitata di Carli a Gashi che ha provocato al nostro attaccante la rottura dello zigomo; l'abbiamo dovuto portare in ospedale. Certo, nella sconfitta ci abbiamo messo del nostro, cedendo psicologicamente in un finale di gara in cui abbiamo sbagliato davvero troppo".   
Ma dal Sistiana la replica è altrettanto perentoria. Il ds Kristian Pahor sottolinea: "Se la Virtus ha perso la partita deve prendersela con sé stessa e non con l'arbitro o con noi. Abbiamo disputato un brutto primo tempo, nella ripresa il mister ha cambiato qualcosa e la partita è girata. Una partita del genere, del resto, andava giocata a viso aperto, noi abbiamo avuto qualcosa in più, tutto qui, parlare di altro non ha senso". 
Il capitano Alain Carli commenta quando accaduto con Gashi: "Non ho rifilato nessuna gomitata, sono saltato in un contrasto aereo e so solo che mi sono fatto male alla nuca, neppure rendendomi bene conto dell'accaduto. Dispiace che Gashi abbia riportato un danno fisico, sono però certo di non aver fatto niente di male e che si sia trattato semplicemente di un fortuito scontro di gioco e non di altro".