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Edizione provinciale di Trieste


PRIMA C - Il Sant'Andrea lancia il giovane Mazzoleni: sogno i play-off

L'attaccante classe 2001 è cresciuto nel vivaio del club e ora è inserito stabilmente in prima squadra: "Giocando a fianco di calciatori esperti ho solo da imparare"



La formazione triestina del Sant’Andrea ha chiuso la fase di andata del girone C di Prima categoria al quinto posto in classifica al pari dell’Isonzo con 25 punti. Lo stesso Isonzo battuto domenica scorsa allo ”Starc” di via Locchi per 2-0 con le reti di Sylvain Sessou e Andrea Mazzoleni. E proprio con quest’ultimo, uno dei giovani rampanti, classe 2001, a disposizione del mister Mario Campaner, cresciuto inizialmente nel Centro Giovanile Studenti e poi dall’età di 13 anni con i biancocelesti, attaccante di razza con il fiuto del gol dapprima con gli Allievi, poi l’anno scorso negli Juniores ed ora anche in prima squadra con due reti messe a segno. Mazzoleni racconta: “Da quest’anno sono fisso in rosa con la prima squadra del Sant’Andrea, società in cui sono cresciuto non solo dal punto di vista calcistico ma anche sotto il profilo personale. E a stare accanto a giocatori con 300-400 presenze in categoria ho tanto da imparare”.
La stagione scorsa sei stato spesso utilizzato sia negli allievi, poi negli juniores tra cui anche alla finale dei campionati provinciali...
“Lo scorso campionato fino a Natale ero fisso con la squadra Allievi, poi a causa di un'espulsione e relativa squalifica, non potendo partecipare con la squadra allievi alla gara, ho cominciato ad allenarmi con gli juniores, mi sono fatto notare con loro e pian piano mi sono guadagnato il posto”.

Di gol ne hai segnati parecchio nella passata stagione. 
“Sommando quanto realizzato nelle varie categorie sono arrivato a quota 20: di cui con la prima squadra 4, compreso il torneo “Il Giulia”, 12 o 13 per gli Allievi e il resto con gli Juniores, compresi i due realizzati nelle finali”.

A che giocatore ti ispiri?

“Essendo juventino il mio mito è Alex Del Piero però credo di aver più le caratteristiche di Filippo Inzaghi, prediligo lo scatto sul filo del fuorigioco”.

Un giovane come Mazzoleni come si organizza fra studio e allenamenti?
“Al mattino sempre a scuola al Liceo Petrarca, alla sera tre allenamenti alla settimana con la prima squadra in un ambiente tranquillo senza aver mai avuto pressioni. Richieste o aspirazioni? Effettivamente il San Luigi mi aveva richiesto però con loro avrei dovuto partire con gli juniores e poi guadagnarmi il posto in prima squadra ed invece qui al Sant’Andrea ho iniziato già in agosto con i più grandi. In accordo con il mio dirigente Michelutti e con quelli del San Luigi abbiamo concordato che rimanessi qui a fare esperienza già con la squadra maggiore in Prima categoria”.

Che obiettivi futuri ti proponi?
“Non ci ho pensato, per il futuro punto sempre verso l’alto e spero di fare un salto di categoria indipendentemente fosse Promozione o Eccellenza. Nell’immediato spero di giocare i play-off qui con Sant’Andrea”.

Cosa puoi dire del calcio a Trieste?
“E’ un po’ diverso rispetto a quello in cui si gioca in Friuli. La il calcio è basato più sul fisico e sull’esperienza, qui da noi prediligiamo la parte tecnica e tattica con un buon gioco come ce lo impone il nostro mister. Cosa mi insegna mio padre da ex calciatore? Lui ha preso i consigli da mio nonno, anch’egli giocatore e capitano in serie A nel Pordenone. Mi mette sempre in primo piano la scuola che mi potrà garantire un futuro mentre sul lato calcistico le solite cose su alcuni aspetti tattici come quello di non farmi mai anticipare dall’avversario, di tirar fuori la grinta e gli attributi e difendersi dalle legnate che posso prendere da attaccante”.



 

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  Scritto da La Redazione il 19/12/2018
 

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