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Edizione provinciale di Trieste


SERIE C - Maracchi sfiora il colpo poi in 3'... Triestina, fa male

Il Bonolis di Teramo si conferma un campo stregato per l'Unione, che nel finale incassa un micidiale uno-due



TERAMO CALCIO - U.S. TRIESTINA CALCIO 1918   2-0 (1° T. 0-0)
Gol: 
De Grazia 79’, Zecca 82’

TERAMO CALCIO (3-5-2): Lewandowski; Fiordaliso, Caidi, Piacentini; Ventola, De Grazia (88’ Zenuni), Proietti, Persia (73’ Spighi), Celli (49’ Mastrilli); Zecca, Piccioni (73’ Di Renzo). A disp: Pacini, Vitale, Ranieri, Bacio Terracino, Cappa, Altobelli, Mantini, Natale.  All. Agenore Maurizi  

U.S. TRIESTINA CALCIO 1918 (4-2-3-1): Valentini; Formiconi, Malomo (86’ Pizzul), Lambrughi, Sabatino; Coletti (78’ Bariti), Steffè; Petrella (86’ Gubellini), Hidalgo (58’ Maracchi), Mensah; Procaccio (58’ Bracaletti). A disp: Boccanera, Libutti, Codromaz, Bolis.  All. Massimo Pavanel

ARBITRO: Cipriani (Empoli).  ASSISTENTI: Gregorio (Bari)  Pintaudi (Pesaro).

NOTE: Pomeriggio soleggiato e mite. Ammoniti: Sabatino (Ts), De Grazia, Piacentini, Ventola (Te) per gioco falloso. Recupero: 0’ e 4’.

Unione a Teramo senza lo squalificato Granoche e gli infortunati Beccaro e Pedrazzini, padroni di casa privi del centrale Speranza. Dopo un paio di minuti un rinvio errato di Valentini viene raccolto sulla trequarti da De Grazia, che calcia però malamente a lato col sinistro. La Triestina prova a prendere in mano le redini del gioco ma rischia tantissimo all’11’ quando Zecca, partito in posizione dubbia, si presenta a tu per tu con Valentini ma viene ipnotizzato dall’intervento salva risultato dell’estremo giuliano. Al quarto d’ora l’Unione si fa vedere su azione da corner, costringendo Lewandowski a un’uscita tanto avventurosa quanto efficace in anticipo su Malomo e Formiconi. Il Teramo si fa nuovamente vedere al 19’ con un sinistro di prima intenzione di Piccioni dai diciotto metri, Valentini c’è e devìa la conclusione. Alabardati che comunque rispondono al 25’ con un gran pallone tagliato di Procaccio dalla destra, Mensah sul secondo palo non c’arriva di poco, il brivido per la retroguardia teramana rimane. Nonostante qualche fiammata alabardata, sono i padroni di casa ad essere più continui nelle offensive, senza creare grossi pericoli ma mettendo comunque pressione. Emozioni di rilievo negli ultimi 10’ non ne arrivano, la conseguenza più naturale è il rientro negli spogliatoi a reti bianche.

Si riparte con gli stessi ventidue effettivi, anche se dopo 4’ il Teramo è costretto al primo cambio, con Mastrilli che prende il posto dell’infortunato Celli. Primi 10’ equilibrati, con un paio di tentativi imprecisi dalla distanza di Petrella e Steffè. Al 13’ torna in campo dopo l’infortunio alla spalla Maracchi, a sostituire Hidalgo, in contemporanea entra anche Bracaletti al posto di Procaccio. Proprio Maracchi a cavallo di metà frazione si fa vedere due volte in area teramana con grande pericolosità, il primo pallone viene scagliato a botta sicura col sinistro trovando la fortuita deviazione di Caidi in angolo, sul corner seguente ancora il centrocampista col piattone al volo dal dischetto che termina a lato. Il Teramo subisce l’iniziativa giuliana, Maurizi poco prima della mezz’ora opera un doppio cambio con Spighi e Di Renzo per Piccioni e Persia. Dopo un colpo di testa bello ma centrale di Di Renzo al 32’, nell’Unione dentro Bariti per Coletti.
Al 33’ il Teramo passa in vantaggio con De Grazia, abile a pescare l’angolo basso con un mancino preciso dai venti metri. L’episodio mette le ali ai padroni di casa che raddoppiano appena 2’ più tardi con un colpo di testa sottomisura di Zecca. Nel recupero Triestina vicinissima all’1-2 con un palo di Maracchi su azione da corner ma la partita di fatto termina qui, confermando il “Bonolis” di Teramo come campo stregato per gli alabardati, chiamati ora al riscatto nella partita interna di Santo Stefano contro il Fano.



 

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  Scritto da La Redazione il 22/12/2018
 

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