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Edizione provinciale di Udine


SERIE D - Cjarlins Muzane, questa sconfitta è un incubo

Domina e mette con le spalle al muro il Campodarsego, ma finisce per perdere 3-2 una gara che pareva già vinta. Ci mettono del loro l'arbitressa Finzi (il rigore del 2-2 con Calligaro che si infortuna, e l'espulsione di Dussi), e la iella, oltre al guizzo da campione di Franciosi al 97'. De Agostini in bilico



CAMPODARSEGO - CJARLINSMUZANE  3 - 2
Gol: 27' Kabine su rigore, 32' Bussi, 40' Zanè; 27' Zanè su rigore, 52' Franciosi

CAMPODARSEGO: Cazzaro, Pelizzer, Scandilori, Zanè, Seno, Leonarduzzi, Scapin (17' pt  Santinon), Trento (1'st Raimondi), Vuthaj, Caporali, Michelotto (38' st Franciosi). Allenatore: Andreucci.

CJARLINSMUZANE: Calligaro (22' st Scordino), Zuliani, Facchinutti, Parpinel, Tonizzo, Politti, Dussi, Bussi, Smrtnik, Kabine (39' st Migliorini), Del Piccolo (8' st Pez 35' st Spetic). Allenatore: De Agostini.

ARBITRO: Finzi di Foligno. Assistenti: Tini Brunozzi di Foligno e Roccaforte di Perugia.

NOTE - Ammoniti: Cazzaro, Zanè, Pelizzer, Vuthaj e Santinon (CA); Zuliani, Dussi, Politti, Calligaro e Tonizzo (CJ). Espulso al 31' st Dussi (CJ).

La partita di oggi è la sintesi del girone d'andata del Cjarlins Muzane. Che ha pagato i suoi demeriti, ma anche tanta sfortuna: sfortuna, sfiga, iella, che comprendono anche gli arbitraggi, gli infortuni e quant'altro concorre a determinare il risultato in una partita di calcio. 
Ebbene, sul terreno di un Campodarsego per nulla impressionante e invulnerabile, il Cjarlins ha subito una sconfitta semplicemente incredibile, che pare, a riviverla, un sogno trasformatosi in incubo. 
Stefano De Agostini, con la panchina che traballa, rischia e manda in campo 5 fuoriquota (Zuliani, Facchinutti, ParpinelDussi e Del Piccolo), rispolverando Calligaro tra i pali e tenendo in panchina i nuovi arrivati, Zavan e soprattutto Pisani. Sono scelte che possono far discutere ma che nel primo tempo si rivelano felici e ispirate. Sull'altro fronte Andreucci ha i suoi problemi, non ultimo un Francioni acciaccato e, quindi, preservato e intruppato tra le riserve. 
La partita è a senso unico, il Cjarlins domina, comanda, detta legge, guidato da un ispirato Kabine, il grande ex di giornata. Gli ospiti segnano due reti (Kabine su rigore e Bussi), ma reclamano invano altri due penalty, mettendo più volte i brividi a Cazzaro. Il Campodarsego sembra sul punto di schiattare quando, in prossimità dello spirare della frazione iniziale, Zané pesca il jolly su punizione, il suo tiro potente lo è, ma Calligaro nella circostanza non pare esente da responsabilità. Il gol è il primo segnale che la musica potrebbe cambiare e che l'esito finale è tutto da scrivere. 
Eppure, nella ripresa, il Cjarlins cala, ma il Campodarsego non riesce a pungere, a graffiare. Gli ospiti gestiscono il vantaggio abbastanza tranquillamente, senza correre troppi rischi, fino all'episodio che cambia drasticamente lo scenario della contesa: scontro in area tra Calligaro e un avversario, il portierone si infortuna al dito e dovrà essere portato in ospedale per le cure del caso, il gioco resta sospeso per alcuni minuti, l'arbitressa Valentina Finzi di Foligno assegna ai padroni di casa il discusso rigore che proietta il Campodarsego al 2-2. 
Pochi minuti e la Finzi espelle Dussi per somma di ammonizioni, altra decisione che lascia l'amaro in bocca ai friulani. Il Campodarsego allora guadagna metri, ma Scordino non deve compiere particolari interventi; nella girandola delle sostituzioni spicca l'ingresso di Franciosi a una manciata di minuti dal 90'. E sarà proprio l'asso nostrano, al minuto 7 di recupero (la direttrice di gara ne aveva assegnati 6') a firmare un gol d'autore (stop, doppio dribbling e stoccata letale) che regala ai patavini tre punti insperati e forse non proprio meritati, mandando all'inferno un incredulo e arrabbiato Cjarlins Muzane. Arrabbiato con sé stesso, con l'arbitressa, con gli dei del calcio che non gli risparmiano alcuna beffa.
Rischia Stefano De Agostini? Sì. E Vincenzo Zanutta, il patron, sta meditando la sua scelta, per nulla facile perché questo Cjarlins sa dominare gli avversari (come nel primo tempo odierno) salvo poi restare troppo spesso a mani vuote. Qui, come minimo, bisognerebbe andare in pellegrinaggio a Castelmonte e Barbana.  



 

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  Scritto da La Redazione il 23/12/2018
 

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