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Edizione provinciale di Udine


FEMMINILE - Rossi: "Tavagnacco, guarda in alto"

Il mister delle gialloblu fa il bilancio del girone di andata. "Siamo dove meritiamo, ma senza tutti quegli infortuni, chissà...Ora puntiamo chi ci sta sopra: Roma e Sassuolo non sono così lontane. Lo scudetto? Lo vince la Juventus. Cecotti, Fracaros e Donda possono fare strada. Il futuro del club? Servono aiuti esterni, il vivaio sarebbe già pronto..."

 
C’era una volta il Tavagnacco che sfiorava lo scudetto e viveva le notti magiche della Champions (due volte, e mai oltre il primo turno). Adesso, invece, ce n’è un altro. Quello che sta cercando di adeguarsi dignitosamente al cambiamento, ad un calcio femminile in netta evoluzione (anche se il Friuli Venezia Gulia non è più la “locomotiva” di fine anni ottanta quando, l’allora delegato regionale Elio Meroi poteva vantare una trentina di società censite). Del campionato di serie A numero 18 della formazione friulana si è intanto consumato l’intero girone di andata: Zuliani e socie abitano il settimo posto, a braccetto con il Mozzanica.

“Tutto sommato abbiamo la classifica che ci meritiamo - analizza il percorso mister Marco Rossi, già sulla panca gialloblu dal 2011 al 2014 e richiamato lo scorso gennaio, dopo il tumultuoso addio di Amedeo Cassia - se, ad inizio stagione, ci avessero raccontato di un giro di boa a quota 14, avremmo accettato subito. Purtroppo, però, non sapremo mai che cosa sarebbe successo senza tutti gli infortuni patiti durante questi mesi. Guai che ci hanno privato, tre la altre, di elementi del calibro di Polli, Fracaros, Piazza...”

Durante il tuo primo ciclo il Tavagnacco era abituato ad imporre la propria legge. Ora le cose sono un po’ cambiate…

“Vero. Una volta erano soprattutto gli altri a doversi preoccupare di noi. Adesso, invece, oltre che sui nostri progressi, bisogna concentrarsi sulle eventuali debolezze avversarie, studiando ogni dettaglio. Poi bisogna pure inventarsi qualcosa: c’è stato un periodo, ad esempio, durante il quale eravamo rimasti totalmente senza attaccanti…”

Qualche rimedio, nel frattempo, è stato trovato.
“Se Kollanen ci sta dando una mano (magari la finlandese non è proprio la punta centrale desiderata, ndr), adesso cercheremo di inserire Pasqualini (prelevata dal Pink Bari, ndr). Che non sarà magari in possesso del colpo risolutore ma, allenata e inserita nel sistema in un certo modo, ci tornerà utile.”

Servirebbe pure un difensore centrale.
“Se la società porterà a casa qualcosa tanto di guadagnato, altrimenti proseguiremo con l’inedita coppia Camporese - Frizza. Che, peraltro, sta facendo molto bene”

Elisa, ultima “senatrice” superstite, sarà però assente alla ripresa del torneo.
“Si, ma fortunatamente incontreremo l’Orobica. Con tutto il rispetto, pensiamo di poter provvedere senza risentirne.”

Obiettivi di classifica per il ritorno?
“Guardarci sempre alle spalle, anche se il margine attuale sulla quartultima (10 punti) è rassicurante. Ma vorrei che la squadra fosse ambiziosa e provasse a puntare quelle che stanno davanti. E se il terzetto di testa gioca un campionato a parte, la Roma è distante solo tre punti, mentre il Sassuolo quattro. E allora, perchè non provarci?”

Lo scudetto?
“Roba della Juventus. Ha un organico super e quelle in panchina sono allo stesso livello delle titolari.”

Juve che ritroverete - in una doppia sfida - nei quarti di Coppa Italia. Trofeo che hai alzato due volte proprio con il Tavagnacco.
“Nella prima in casa (20 gennaio 2019, ndr) dovremo cercare di tenere un altro atteggiamento rispetto a quello della recente gara di campionato disputata al “Friuli Dacia Arena”. Proveremo a trasferire loro un po’ di ansia e a tenere vivo il discorso qualificazione.”

Tre prospetti gialloblu con un futuro da protagoniste.
“Una lo è già, Chiara Cecotti. E’ cresciuta tanto, a quasi 20 anni sta attraversando una fase di assestamento: ma può e deve ancora migliorare. Destinata a fare strada è pure l’esterna d’attacco Caterina Fracaros: un 2001 dotata di fisico, discreta tecnica e grande determinazione. Infine il difensore Elisa Donda, altro 2001: anche lei ha dovuto superare problemi fisici, ora speriamo di poterla utilizzare.”

Che calcio femminile hai ritrovato?
“Totalmente progredito: sul piano tattico, tecnico e fisico. E vedo che si lavora anche molto sui settori giovanili. Su qualche panchina, inoltre, troviamo ex giocatori serie A: Carobbi, Piovani, Bonazzoli… L’interesse mediatico poi è cresciuto e la Nazionale al mondiale può assestare un’ altra bella spinta al movimento”.

Che futuro per il tuo club? L’Udinese non fornisce segnali confortanti al proposito…
“Intanto bisogna ringraziare il presidente Moroso e il suo vice Bonanni per i sacrifici che stanno facendo: senza di loro difficilmente avremmo un presente…E’ chiaro che per assicurarsi una degna sopravvivenza e un buon livello di competitività, servirebbe l’ingresso di una società professionistica, con strutture adeguate. E pensare che il settore giovanile sarebbe già bello e pronto…”

Marco Rossi segue ancora i dilettanti maschi?
“Mi tengo informato, ma non riesco a vedere le partite. Sono totalmente assorbito dal Tavagnacco.”  

Roberto Zanitti



 

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  Scritto da La Redazione il 27/12/2018
 

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