BASKET A2 - Gsa, ecco il primo "scalpo" importante
I bianconeri concludono il girone di andata battendo la seconda della classe (una Treviso "azzoppata" per le assenze di Burnett, Lombardi e Tomassini). Cortese, Simpson e Powell in doppia cifra. Cavina respira, anche se spunta la candidatura Martelossi...
GSA: Penna 8, Simpson 15, Cortese 21, Powell 15, Pellegrino 4, Mortellaro 11, Nikolic 2, Pinton 1, Spanghero, Genovese. NE: Visintini e Chiti. Coach: Cavina.
DE LONGHI: Wayns 7, Uglietti 5, Antonutti 6, Alviti 7, Tessitori 13, Imbrò 8, Chillo 17, Sarto. NE: Burnett, Saladini ed Epifani. Coach: Menetti.
ARBITRI: Boscolo di Noale, Di Toro di Perugia e Nuara di Padova
PARZIALI: 24 - 18, 44 - 34, 63 - 50. Tiri liberi: Gsa 10/17, De Longhi 8/14. Tre punti: Gsa 9/19, De Longhi 5/25. Rimbalzi: Gsa 34 (Cortese 7), De Longhi 23 (Chillo 6). Antisportivo a Pellegrino al 16’18”. Falli tecnici: a Menetti alla fine del secondo quarto e a Cortese al 37’48”. Cinque falli: Tessitori al 38’45”. Spettatori: 3.490.
UDINE. Tutti i punti fanno ovviamente classifica ma, dopo averle “prese” da Fortitudo, Verona, Forli e Montegranaro, la Gsa si concede finalmente uno “scalpo” pesante. La sfida triveneta con la De Longhi, ultima tappa del girone di andata, è un derby senza particolare pathos: escluso un inziale, effimero vantaggio trevigiano (7 - 6), il resto è dominio assoluto dei bianconeri. Che, onestamente, non potevano non banchettare contro una squadra orfana di tre uomini importanti: Burnett, Lombardi e Tomassini. Al netto di queste defezioni, la Gsa ha disegnato un match intenso ed autoritario: l’esito dello stesso non spazza, però, le nubi dell’ incertezza legata al futuro della panchina friulana. Per la quale pare stia prendendo quota la candidatura Martelossi. In un clima di grande, reciproco amore tra le due tifoserie, alla prima palla a due Menetti “spende” un quintetto abbastanza inedito e ogni attacco Gsa è un orsetto vinto. La difesa bianconera fa il suo, lavorando bene sul perimetro, e ci sono pure nove punti di Cortese nel primo, importante break interno (22 - 7 al 7’). Chiedere a Udine di conservare il gruzzolo è troppo (probabilmente anche troppo presto) e infatti ecco piovere un parziale di 10 - 0 che riporta la De Longhi (decisamente più lucido in regia Ingrò - dispensatore di tre assist - rispetto a Wayns) dentro la gara. Gli ospiti pagano però lo sforzo e si dimenticano di difendere in maniera adeguata, permettendo a Udine di allungare nuovamente l’elastico con canestri fin troppo comodi: 35 - 25. Si procede a strappi: complici un antisportivo fischiato a Pellegrino, un paio di sciocchezze da addebitare sul conto di Powell e un calo generale di attenzione, Treviso (aggrappata ai suoi lunghi Tessitori e Chillo, mentre Antonutti arranca) torna ad una sola lunghezza: 34 - 35. Stasera, però, Cortese è giocatore totale (8/11 dal campo, 7 rimbalzi e 3 assist) e va di tripla praticamente dal… parterre; infine Simpson mette la sua a fil di sirena: 44 - 34. Si riparte: una “sparatoria” del solito Cortese, Penna e Powell fa saltare in aria la difesa veneta e Udine riprende a volare (59 - 43 al 25’). Treviso proprio non c’è, Wayns è pasticcione ad essere gentili, ma la vicenda non è ancora chiusa. Anche se i 13 punti di vantaggio a fine quarto paiono margine rassicurante. Farfugliando basket, Treviso ci crede ancora: 68 - 58 al 35’. E se Menetti, come ultima risorsa, piazza la zona, Penna uccide gli ultimi sogni avversari: una tripla e un altro canestro in penetrazione del pupillo di Cavina scrivono infatti la parola fine.
LA CLASSIFICA. Fortitudo punti 28, Treviso, Verona e Montegranaro 22, Forli 20, Gsa 18, Ravenna e Imola 14, Mantova e Assigeco Piacenza 12, Roseto, Cento, Bakery Piacenza, Jesi e Ferrara 10, Cagliari 6.
Roberto Zanitti