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Edizione provinciale di Gorizia


PROMO B - Cadez: tutti ci davano per spacciati e invece...

Il ds del Mladost traccia un bilancio sulla prima parte di stagione. Caiffa super, gruppo giovane e unito e il fascino speciale delle gare a Doberdò...



Anche se le ultime tre uscite sono state avare di punti, in casa del Mladost si continua a pensare positivo. Un clima di cui si fa portavoce il direttore sportivo Claudio Cadez, che traccia un bilancio. “Tutti ci davano per spacciati, forse col senno del poi avranno ragione, ma intanto siamo là a giocarcela più di quanto gli altri si potessero aspettarsi. Molte squadre hanno avuto la possibilità di rinforzarsi (durante il mercato invernale, ndr) e nel girone di ritorno il campionato sarà completamente diverso. Gli allenatori chiedono tante volte questo o quel giocatore se le cose vanno male e se la prendono con le società se le promozioni non arrivano, visto che con “questi giocatori i risultati non possono arrivare”... Devo invece fare un grande plauso al nostro tecnico Stefano Caiffa per non avere questo atteggiamento e per tirar fuori il meglio dal materiale a disposizione. Auguro a tutte le società di trovare un mister come lui, al quale dobbiamo assolutamente dire grazie. Dopo la promozione ha ricevuto alcune richieste e sono sicuro, che in estate avrà tante altre offerte. Avrà sempre mercato. Noi speriamo che resti con noi, naturalmente però sarà libero di scegliere. E' un uomo con grandi valori, non ha mai posto problematiche e cercato piuttosto una soluzione. Ha lo spirito da vincente”.

Un Caiffa che è stato “premiato” dal sodalizio rossoblù alla cena di Natale – un ottantina i presenti tra giocatori, compagne e dirigenti al completo – con uno speciale panettone di ben cinque chili.
Il punto della situazione del diesse isontino prosegue quindi così. “Abbiamo trovato in lui una gran persona e un gran motivatore, ci ha risolto diversi casi durante il mercato estivo, sul quale si è attivato in prima battuta. E' mansueto e positivo, è normale che talvolta si arrabbi anche lui, ma davanti a un ostacolo dice “Va bene ragazzi, facciamo così”. Abbiamo in rosa alcuni ragazzi, che erano con noi in Terza. Hanno dovuto reinventarsi anche in altri ruoli e migliorare, ma hanno saputo pure metterci corsa, impegno e voglia contro avversari più tecnici. Questi l'hanno spuntata certe volte perchè la tecnica sa come castigarti, ma altre hanno capito che non era giornata per portare la preda a casa”.

E ancora: “La squadra è molto giovane, ha un'età media di 23 anni e quando riesce a tenere alta la concentrazione, può fare risultato con tutti. Per forza di cose non ci riesce sempre a dare sempre il 100% a livello mentale, ma spesso e volentieri lo fa. Sapevamo, che sarebbe stata una stagione dura, ma finora i nostri giocatori sono riusciti a mettere insieme più punti di quanti sperati alla vigilia. E le altre formazioni sanno pure, che venire a giocare da noi non è facile. Si è formato un gran gruppo e i calciatori, che hanno capito il nostro spirito, sono venuti da noi proprio per questo e non per i soldi visto che non ci sono rimborsi spese in quanto il nostro è un comune senza fabbriche. A Doberdò si fa un altro calcio. E per questo quanto stiamo ottenendo, è una grande cosa. Tra l'altro abbiamo anche un buon pubblico, dato che alle nostre partite in casa vengono 150 – 200 spettatori. Ci sono alcuni, che vengono a vederci per la curiosità di capire la nostra realtà e magari poi tornano. E noi speriamo di continuare a rispettare la nostra filosofia, che ha sempre un bello sfogo nei terzi tempi”.

Massimo Laudani



 

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  Scritto da La Redazione il 18/01/2019
 

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