Peccato che un Torviscosa - Brian arrivi già alla seconda giornata. Peccato, però, il calendario è questo e, allora, fari puntati sulla quarta sfida stagionale tra due squadre forti, organizzate e ambiziose. E la quarta sfida potrebbe non essere l'ultima se tanto ci dà tanto, perché i play-off sono messi lì a posta per...
Torviscosa - Brian: dopo tre 2-2 (ma con l'undici di Birtig che ai rigori ha conquistato la finale di Coppa a spese dei rivali) domani andrà in scena un'altra corrida che si preannuncia complicata, equilibrata, aperta a ogni esito perché le esibizioni che hanno stroncato domenica scorsa Flaibano e Tricesimo certificano come a Torviscosa e Precenicco la sosta a cavallo del passaggio d'anno sia stata utilizzata bene. 
Tra i protagonisti più attesi del derby di domani pomeriggio c'è sicuramente il portierone Fabio Nardoni, uno dei grandi interpreti del ruolo. Abbiamo sondato la saracinesca del Torviscosa alla vigilia di una partita sentita e importante. 
Nardoni, domani finirà 2-2?
"Domani sicuramente non perdiamo, e adesso sto toccando ferro e altro a tutto spiano". 

Come sta il Torviscosa?
"Molto bene per via di un ottimo lavoro svolto nella pausa del campionato. Mister Zanuttig e il suo staff tecnico ci hanno torchiato per bene, e la preparazione ci ha dato fiducia, autostima e convinzione. La società, poi, ci è stata vicina in tutti i modi possibili, talché ci sentiamo motivatissimi e convinti di poter disputare un grande girone di ritorno. Starà a noi, chiaramente, dare concretezza a queste speranze". 

Il divorzio tra il club e Deana ha suscitato stupore...
"Non sta al sottoscritto entrare nel merito della vicenda, scaturita essenzialmente per un recupero dall'infortunio che il giocatore riteneva non ancora completato. Da qui è nata l'incomprensione e, sinceramente, dispiace aver perso un elemento di valore e un ottimo ragazzo". 

Torviscosa e Brian: che differenze ci sono tra voi e loro?
"Loro sono più giovani e, probabilmente, hanno una maggior freschezza atletica; noi, credo, abbiamo un superiore tasso di esperienza. Sulla corsa il Brian è molto pericoloso, una corsa ben organizzata da Birtig. Ma noi disponiamo di armi importanti un po' in tutti i reparti". 

Come valuta il girone d'andata della squadra e personale?
"L'idea è che potevamo fare meglio, abbiamo lasciato per strada qualche punto di troppo. Da qui la sfida: dimostrare compiutamente la nostra forza. Vale anche per il sottoscritto: sono molto esigente con me stesso e, quindi, pratico l'autocritica con costanza. Però l'impegno è massimo". 

Quanto rammarico c'è per aver perso l'opportunità di giocare la finale di coppa Italia?
"Enorme, ci siamo andati vicini e, mentre giocavamo col Brian ho avuto la netta sensazione che potessimo farcela. Tra l'altro, non ho mai disputato una finale di Coppa, quindi la delusione è stata particolarmente forte. Ora quella delusione deve essere la molla ulteriore che ci spinge avanti nella seconda parte del campionato". 

Il suo vecchio Chions, intanto, sta dimostrando di essere squadra di vaglia anche in serie D...
"Non sono rimasto perché gli impegni lavorativi non potevano conciliarsi con una quarta serie. Vedere i ragazzi e mister Lenisa ottenere questi risultati mi riempie di contentezza e, insieme, di un certo orgoglio".