POMPEA – GSA 82 - 64 

POMPEA: Veideman 10, Raspino 19, Maspero 6, Ghersetti 17, Morse 19, Visconti 5, Poggi 4, Ferrara 2, Albertini, Guerra. Allenatore: Finelli. 

GSA: Penna 4, Spanghero 6, Simpson 28, Nikolic 5, Pellegrino 4, Cortese 12, Pinton 2, Genovese 3, Mortellaro. NE: VIsintini. Allenatore: Cavina. 

PARZIALI: 19 - 21, 44 - 33, 68 – 51. Tiri liberi: Pompea 11/17, Gsa 1/5. Tre punti: Pompea 7/17, Gsa 11/32. Rimbalzi: Pompea 31 (Morse 12), Gsa 35 (Mortellaro 8). Antisportivo a Pellegrino. Fallo tecnico a Cavina. Cinque falli: nessuno. 

MANTOVA. La Gsa frana e stavolta, probabilmente, Pedone ne ha abbastanza. Il malumore del “boss” per l’andamento ondivago del campionato (bene in casa, male fuori) è noto da tempo ma, sinora, i suoi consiglieri sono riusciti ad evitare ribaltoni. Stavolta, però, la sensazione è che Mantova possa risultare uno snodo cruciale della stagione. E che qualcosa di importante stia per compiersi.
“Complimenti a nostri avversari, agli ex Veideman e Raspino oltre che a Morse che, nel pitturato, ci ha fatto davvero male - ha osservato il presidente - quanto a noi, l’assenza di Powell si è fatta sentire. Se serviva un test per capire come la squadra avrebbe reagito alla sua assenza, non è stato assolutamente superato. Oltre al primo quarto e ad uno stoico e splendido Simpson, non c’è proprio nulla da salvare, perchè il nostro oscuro male da trasferta continua ad affliggerci. Per domani ho indetto una riunione urgente con il gm Micalich ed il coach: bisogna prendere decisioni immediate. Non è più il tempo di rimandare.” Ricapitolando: d’accordo l’assenza di Powell, va bene la settimana precaria a causa dei molteplici acciacchi ma, per la prima volta (delle sei sconfitte rimediate lontano dalla cuccia di casa, questa è la peggiore) “on the Road”, la Gsa crolla, rimediando una figura barbina e un passivo parecchio pesante. Nel dopo gara, inoltre, il “Settore D” affronta (pacificamente) capitan Pinton, noto… per il suo eloquio “torrenziale”, per un chiarimento.
L’illusione generata da un dignitoso primo quarto evapora subito: nella seconda frazione Mantova produce un parziale di 25 - 12 che scava gli 11 punti di margine del riposo lungo. In evidenza un sontuoso Raspino, che raramente avevamo potuto apprezzare, alle nostre latitudini su queste frequenze: 19 punti con 7/8 dal campo (3/3 nelle triple!) per l’ex che, in maglia bianconera, ha recitato solo la passata stagione. A livello offensivo Udine è praticamente soltanto Simpson, qualcosa spreme pure Cortese, ma degli “eroi” che solo sette giorni prima avevano seppellito Imola (non il Cska...), arriva solo qualche timido belato. Per non parlare dei lunghi, distrutti da Morse (19 punti e 12 rimbalzi): 4 punti di Pellegrino a “babbo morto” e 0/4 complessivo dalla lunetta per il lungo di Gela e un Mortellaro sufficiente soltanto a rimbalzo. Nel terzo quarto, poi, una manciata di minuti di super Veideman - l’altro ex di giornata - e i mattoncini sistemati dall’imprendibile Ghersetti hanno lanciato definitivamente Mantova verso la vittoria: 61 - 43. Un divario che Udine ha provato a limare con Simpson e…basta precipitando però anche sul meno venti (58 - 78) e chiudendo, comunque, con un robusto scarto sul groppone.
Domenica si ritenta: ma (sempre senza Powell e con qualche novità?) a Porto San Giorgio, contro Montegranaro, si annuncia ancora più dura.

LA CLASSFICA (dopo la 2.giornata di ritorno): Fortitudo punti 32, Treviso e Montegranaro 26, Forli e Verona 22, Gsa 20, Ravenna 16, Assigeco Piacenza, Mantova e Imola 14, Bakery Piacenza, Cento e Roseto 12, Ferrara, Jesi e Cagliari 10. (rozan)