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Edizione provinciale di Pordenone


UNDER 15 PN - Al Maniago uno per tutti e tutti per uno

Il responsabile Andrea Bottecchia illustra le caratteristiche della capolista del girone B, che sta raccogliendo i frutti del lavoro triennale portato avanti con mister Rodriguez: "I ragazzi esprimono un buon calcio, ma devono ancora migliorare"



Fanno la voce grossa gli Under 15 provinciali (la Delegazione è quella di Pordenone) del Maniago dall’alto dei loro 30 punti conquistati nel girone B pordenonese a due giornate dal termine della prima fase e con sei lunghezze di vantaggio sull’inseguitrice Spilimbergo. Va da sé che i ragazzi maniaghesi sono già certi di partecipare alla seconda fase d’elite da cui usciranno le finaliste per il titolo provinciale.

A parlare dell’exploit dei giovani rampolli pedemontani provvede il loro responsabile Andrea Bottecchia: “E’ il frutto di un lavoro triennale di una squadra allenata con maestria dal mister Rodrigues con i genitori a far solo i genitori senza interferire nel lavoro dei ragazzi che si impegnano al massimo, prendendo il calcio come una scuola di vita con le sue regole: gioca chi merita e dicono che sono pure bravi. Da responsabile però posso dire che devono ancor migliorare. Se siamo arrivati primi un motivo c’è, però in fondo stiamo solo giocando bene a calcio. In tanti sono venuti ad osservarci ed il mister sta adottando dei metodi particolari usando in partita il 4-3-3, il calcio moderno, come si dice.”

Per vincere ci vuole un buon attacco e anche una buona difesa e il Maniago ha i numeri dalla sua parte: 45 gol fatti e solo 8 subiti: “Non c’è un reparto più forte dell’altro, se uno di questi non funziona a dovere, gli altri non diventano bravi. La difesa è una tra le meno perforate di tutta la provincia di Pordenone e l’attacco ha segnato abbastanza gol. Però – ripete il sig. Bottecchia –, il calcio è un gioco di squadra e il Maniago rispecchia il motto uno per tutti, tutti per uno. Chi emerge? A 15 anni tutti devono ancora imparare, vedono il calcio ancora come un gioco, senza cattiveria come invece la pensano alcuni genitori che vorrebbero avere il figlio come Ronaldo. Per i ragazzi invece l’importante è il divertimento. Nella squadra sono due i capocannonieri Eros Basso e Davide Piccin, andati già in doppia cifra. Stanno tutti migliorando sotto gli aspetti tecnico-tattici e soprattutto il mister sta facendo crescere anche la panchina creando un gruppo di 18 giocatori con i quali, qualunque vada in campo il risultato è sempre quello”.

Dopo le ultime due partite della prima fase arriva il bello con il girone d’elite: “Fino ad ora posso dire che la squadra non ha fatto nulla di particolare, il bello arriverà adesso. Una buona squadra che ho visto è lo Spilimbergo e anche il San Quirino ma in generale dal girone d’andata ad oggi tante squadre sono cresciute, tra cui molto anche il Polcenigo e l’Aviano. Questo è un girone provinciale con i suoi valori e mandare giocatori giovani allo sbaraglio non è fruttifero, devono fare gavetta per capire cosa significhi sudare e capire la vita e ed inutile avere 11 campioni se alla base non c’è il gruppo. E i risultati qui al Maniago si vedono con questi ragazzi seguiti da tre anni sempre dallo stesso allenatore amalgamandosi ai suoi dettami e crescendo di pari passo”.



 

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  Scritto da La Redazione il 01/01/2019
 

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