SERIE C - L'Udine City prima soffre e poi dilaga
Più difficile del previsto la sfida con un Tergesteo in emergenza. Ospiti in gara sino al 2 - 2, poi Alessandro Barile (tripletta), Turolo ma anche Agrizzi, fanno la differenza: finisce 6 - 2
Dodicesimo successo stagionale per la capolista Udine City, che puntella il primato in classifica (ora i punti di vantaggio sul Palmanova - che dovrà recuperare la sfida con il Martignacco, ma che ha disputato una gara in più - sono 5) dopo aver domato, non senza ambasce, un Tergesteo sceso al Palacus con soli sette effettivi (almeno cinque defezioni tra infortuni e problemi di lavoro). A Tita Pittini mancavano, invece, il “totem” Goranovic (guaio muscolare, recuperabile per il derby di venerdi prossimo) e lo squalificato Sansica ma, soprattutto, la giusta concentrazione nell’affrontare un match all’apparenza scontato.
E la segnatura “rompighiaccio” di Barile dopo 81 secondi non ha certo agevolato psicologicamente i primi della classe, raggiunti da Petarin. Il tempo si chiudeva, comunque, con l’Udine City nuovamente avanti, in virtù di un pregevole colpo di tacco di Mattiussi. Ma il Tergesteo non aveva ancora deposto le armi: e dopo 2’49” della ripresa perveniva al pareggio griffato Fraussin. Dopo qualche attimo di smarrimento, con Agrizzi protagonista di un paio di interventi decisivi, saliva al potere la coppia Barile - Turolo: due reti a cranio (davvero spettacolare la palombella del numero dieci) e la pratica era archiviata.
HANNO DETTO. “Temevo una certa deconcentrazione dopo il duro impegno fisico e mentale di Palmanova - osserva Tita Pittini - e infatti abbiamo sofferto: è anche questo il bello dello sport. Alla fine, poi, la classe dei singoli ha fatto la differenza”.
“Sino al 2 - 2 ci abbiamo creduto - ribatte Petarin, uno di due realizzatori ospiti - ma nella ripresa, avendo solo due cambi a disposizione, ci sono mancate le energie. E loro, che sono più forti, hanno fatto la differenza”. (rozan)