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Edizione provinciale di Udine


PRIMA C - Bincoletto: "Puntiamo al massimo. Berlasso? Funziona"

Intervista al giovane e già capace ds del Pertegada: "La sosta può essere d'aiuto. Arrivati a questo punto il campionato vogliamo vincerlo"



C'è la sosta prima del gran finale di campionato. E al Pertegada si affilano in tacchetti per le ultime 6 giornate, quelle nelle quali si deciderà la vincitrice del girone C di Prima categoria, un duello che vede protagonisti i gialloneri e la Terenziana, con la Maranese nel ruolo di potenziale terzo incomodo. Si tratta di tre neopromosse, che anche nella categoria superiore stanno impressionando. 
Tra le figure chiave di questo Pertegada giunto nuovamente dopo anni alle soglie della Promozione (intesa come categoria) c'è il ds Sandro Bincoletto, che quel campionato, la Promozione, lo disputò proprio con il club giallonero. Super-Sandro, trascorsi di rilievo in particolare a Lignano (anche avendo come compagno di squadra Lorenzo Berlasso, attuale allenatore della capolista), nel nuovo ruolo dirigenziale sta dimostrando di saperci fare sia per quel che riguarda la costruzione della squadra a livello di calcio-mercato, sia da figura di raccordo tra il tecnico, i calciatori e la società. 

Pertegada realtà emergente: qual è il segreto, Bincoletto?
"Ce ne sono diversi, ma direi che è importante avere tanti calciatori del paese e dintorni. Inoltre in diversi siamo diventati in questi due anni papà, dal sottoscritto, a Panfili, a Brucoli, e ciò ha portato a stringere ancora di più i legami umani; qui da noi si è creata una bella atmosfera, le giovani mamme partecipano alla vita della squadra, i tifosi sono partecipi, durante le partite viene parecchia gente, tutto aiuta". 

E poi c'è Lorenzo Berlasso...
"C'era chi mi criticava per averlo scelto, invece ero convinto che fosse l'uomo giusto per noi, per una squadra giovane, con molti ragazzi che non avevano mai disputato il campionato di Prima categoria. Lorenzo ha ben lavorato a Lumignacco e Codroipo, sa tirare fuori il massimo da ciascun giocatore, è un vero leader, un allenatore carismatico, un gran motivatore ed è attento a ogni particolare".

Avrà anche qualche difetto, no?
"Non so se sia un difetto il suo essere schietto e impulsivo, non ha peli sulla lingua e, insomma, le sue sfuriate possono creare qualche fibrillazione. Ma le critiche sono costruttive e le sferzate servono a suscitare reazioni, risposte. Indubbiamente con lui non mi annoio e ogni tanto devo ricucire... I risultati, però, parlano chiaro". 

A proposito di risultati: lo volete vincere questo campionato, oppure sarebbe meglio di no...
"L'obiettivo di inizio stagione era quello di salvarsi, ma arrivati a questo punto lo vogliamo vincere sì il campionato. Abbiamo dimostrato a suon di prestazioni di poterci provare, daremo perciò il massimo per completare qualcosa di straordinario, quasi incredibile". 

Andare in Promozione non vi preoccupa?
"No, anche se per una realtà come la nostra quella categoria sarebbe come affrontare la Champions League. I fuoriquota? Collaboriamo già con il Cjarlins Muzane e pure con il Lignano e crediamo di poter offrire una prospettiva interessante ai giovani; lo stiamo già facendo in questa stagione". 

Rischia di esserci il derby con il Lignano il prossimo anno...
"Da un lato sarebbero due sfide sentitissime, dall'altro chiaramente non mi auguro che gli amici gialloblù retrocedano. Stiamo a vedere cosa succedere nelle prossime settimane". 

La sosta può incepparvi o vi aiuterà?
"Credo che ci aiuterà permettendoci di compiere qualche lavoro di sistemazione del terreno di gioco, che non è il massimo e rischia di frenarci, specie quando ospitiamo squadre che si chiudono e giocano gare principalmente difensive; e la pausa consentirà di recuperare gli infortunati, a cominciare dal difensore Soncin. Avevo nel mirino anche Nicholas Pramparo, che è di Pertegada, ma proprio oggi si è accasato al Tamai. Per noi sarebbe stato un grandissimo colpo". 

Di quale giocatore è particolarmente soddisfatto?
"Se proprio devo fare qualche nome segnalo quelli di Daniele Virgolini, che da due anni non giocava e che ha realizzato gol importanti con Rivignano e Ufm, e Federico Neri, mancino classe '99 che voleva quasi smettere, e che invece è maturato e, agli ordini di Berlasso, sta facendo vedere le sue qualità, atletiche e non solo. Queste sono le vere soddisfazioni per un ds alle prime armi".  



 

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  Scritto da La Redazione il 13/03/2019
 

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