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Edizione provinciale di Udine


SECONDA B - Lauzzana: Rangers in ripresa, abbiamo cambiato mentalità

Reduce dalla splendida vittoria esterna contro l'Unione Smt, la formazione udinese sta dimostrando qualità rimaste finora inespresse: "Abbiamo cambiato sistema di gioco, ora sfruttiamo meglio le ripartenze e soprattutto siamo sempre sul pezzo fino all'ultimo minuto"



Una boccata d’ossigeno per i Rangers dopo tanta apnea, con i tre punti colti nientemeno sul campo di una delle squadre lanciate per la volata finale ai play-off, ossia l’Unione Smt che, proprio con questa sconfitta, ha deciso per il cambio al timone. Il successo colto dagli udinesi per 2-1 è importante per la classifica, però, il cammino verso la salvezza è ancora irto d’ostacoli, sebbene la forbice dei sette punti sia un alleato della formazione guidata da Fabio Lauzzana.
“Eravamo reduci da un periodo molto difficile con diverse assenze sia per infortuni sia per squalifiche e non ci girava bene anche negli episodi particolari. Però già con l’Arteniese avevamo visto una crescita positiva della squadra dominando la partita, seppur subendo il gol del pareggio al 96’. Sapevamo che andare a giocare sul campo dell’Unione Smt era particolarmente difficile – ammette il mister - contro una squadra che aveva perso la volta precedente e che ha un organico di categoria superiore. La partita l’avevamo preparata bene in settimana, ma all’inizio sono stati gli avversari a condurre il gioco con molto possesso palla dominando nella nostra metà campo, costringendoci a rispondere con delle ripartenze e con queste siamo andati in gol verso la mezzora. Da lì all’intervallo la partita è stata equilibrata, dopodichè, sotto la spinta avversaria, ci siamo chiusi dietro, gestendo senza grossi pericoli tranne sul gol del pareggio, giunto però su tiro da fuori area di Mohammed Majeed, giocatore di categoria superiore. Subito dopo avevamo avuto l’occasione per ripassare in vantaggio con Pitis, ma non è andata a buon fine, ma a un quarto d’ora dal termine, sugli sviluppi di una punizione è arrivato il gol di Cancian. Nei restanti 15 minuti c’è stata una battaglia da ambo le parti e molto spezzettata dai falli. Alla fine abbiamo portato a casa il risultato ma con qualche pericolo di troppo”.

Nelle ultime settimane cosa è cambiato nella squadra?
“C’era il periodo nel girone d’andata in cui eravamo noti per la "pareggite", segnavamo veramente poco e ne prendevamo pochi di gol e ciò era legato a delle motivazioni, ad aver perso dei giocatori chiave in avanti nel corso dell’estate, trovandoci un po’ spiazzati. Abbiamo cambiato modo di giocare, al posto di tanto possesso palla adesso sfruttiamo le ripartenze e poi conta molto il lavoro a livello fisico svolto nel richiamo di preparazione invernale. Ora siamo sul pezzo sino al fischio finale ma in primis è cambiata la mentalità”.

Ossia?
“Dopo un paio d’anni in cui eravamo sempre a ridosso dei play-off, ritrovarci in una situazione più complicata è difficile reagire prontamente. I ragazzi sono stati bravi, diligenti e merito anche dell’inserimento di alcune persone di esperienza come Matteo Pikiz, ex Udinese fermo da sette anni e dopo aver ripreso la forma fisica migliore, nelle ultime settimane è esploso anche con la padronanza del ruolo. E’ arrivato Alberto Cuttini, già difensore dell’Udine United, fermo anche lui, ma da solo due anni e dalla stessa società lo storico portiere Manuele Lorenzon che ha portato equilibrio e personalità in squadra. Questi ci stanno dando una mano a livello mentale a lottare per la salvezza. E per raggiungerla ci vuole mentalità, gruppo, lavoro e mai abbattersi. Ad essere sincero, avevamo perso talune di queste caratteristiche, ora ritrovate con tanto lavoro”.

Quanto ha influito il mister per questo cambio di rotta?
“Non nascondo di aver passato dei momenti di sconforto quando, pur giocando bene, non arrivavano i risultati. Ciò però non deve mai trasparire all’interno dello spogliatoio e in questi casi il mister deve sopperire facendo gruppo. Non addossare alcuna colpa su episodi negativi, in settimana si valutano gli errori e si lavora per migliorare spingendo i ragazzi anche oltre le loro possibilità, come capitato ad alcuni in queste ultime due partite tirando fuori loro il carattere. Come sono intervenuto materialmente? Ho cambiato modulo e questo ci ha dato maggior equilibrio a centrocampo passando dal classico 4-4-2 al 4-3-2-1 per mancanza di prime punte e adesso, obbligando, tra virgolette, un ragazzo a far la prima punta, siamo passati al 3-5-2 avendo degli esterni di qualità e veloci e centrocampisti che sanno giocare la palla e in termini di quantità ci stanno dando una mano. La difesa a tre l’avevamo sperimentata nella fase centrale dello scorso campionato per motivi di organico, abbiamo ripreso i concetti lavorandoci un paio di settimane e per ora i frutti si vedono”.

Nel frattempo ci si prepara con più calma, vista la sosta.
“Dovremo affrontare in casa il Pagnacco e sarà un’altra partita tosta e così sino al termine sperando di raggiungere la salvezza diretta, sarebbe già una gran cosa”.



 

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  Scritto da La Redazione il 14/03/2019
 

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