LA LETTERA - Cigaina: non ho abbandonato la barca che affonda
L'ex tecnico della Serenissima precisa di non essersi dimesso. L'avvicendamento al timone è stata una scelta societaria. Mister Cigaina, da grande uomo di calcio e sport, sprona i giallorossi a mettercela tutta per conquistare un salvezza problematica ma possibile
Abbiamo ricevuto questa lettera, che volentieri pubblichiamo, dell'allenatore Ivan Cigaina, che interviene sulla interrotta collaborazione con la Serenissima, della cui prima squadra è stato allenatore fino a pochi giorni orsono.
"Faccio una premessa: alla Serenissima ho incontrato bravissime persone e giocatori disponibili. Non ho nella maniera più assoluta niente contro nessuno e meno ancora ho voglia di creare polemiche o distogliere preziosa concentrazione. Ci tengo solo a precisare quanto già detto direttamente a giocatori e dirigenti. Non avevo nessuna intenzione di dimettermi, non la trovavo, né la trovo una decisione giusta se fatta da me nel contesto della Serenissima di quest'anno. Esclusivamente per quanto riguarda me ed il mio modo di vedere le cose. Posso comprendere ed accettare quella che è una decisione della società, a volte va così, e non entro minimamente nel merito. Faccio un sincero, ma sincero veramente, in bocca al lupo a Stefano e quel gran personaggio di Massimo ed a tutti i dirigenti, gente che ci mette tempo e cuore. Spero che la portino fuori, sapevamo dall'inizio che sarebbe stata dura, ma si può ancora raggiungere l'obiettivo, ossia la salvezza. Solo... io non ho, ne avrei, abbandonato la barca che affonda. Accetto serenamente, sia chiaro, e ribadisco un gran in bocca al lupo a tutti".