A2 FEMMINILE - La Delser non sa più vincere
Quarta sconfitta nelle ultime cinque gare per le udinesi, battute in casa dall’ultima in classifica. Ljubenovic (20 punti) e poco altro: Varese passa al “Benedetti”. Ora la sosta
DELSER: Rainis 3, Vella 3, Vicenzotti 9, Bianco 6, Ljubenovic 20, Sturma 8, Romano 8, Bric. NE: Ivas, Blasigh, Thiam e Seye. Coach: Iurlaro.
VARESE 95: Francesca Mistò 6, Elena Mistò 10, Beretta 12, Visconti 12, Polato 13, Rossi 8, Sorrentino, Premazzi, Biasion, Petronyte. NE: Anna Sonzini e Irene Sonzini. Coach: Visconti.
ARBITRI: Gallo di Monselice e D’Orazio di Vittorio Veneto
PARZIALI: 20 - 19, 36 - 30, 44 - 41. Tiri liberi: Delser 14/20, Varese 95 9/10. Tre punti: Delser 5/18, Varese 95 8/23. Rimbalzi: Delser 47 (VIcenzotti 9), Varese 95 38 (Elena Mistò 9). Antisportivo a Rainis. Cinque falli: Rainis. Spettatori: 200.
UDINE - Quarto ko nelle ultime cinque uscite per la Delser che, dopo lo smacco dell’andata, regala altri due preziosi punti a Varese, ultima in classifica. Emigrare al “Benedetti”, evidentemente, non porta bene: per la seconda volta in stagione (era già accaduto con Bolzano), infatti, le ragazze di Iurlaro – che conservano, comunque, la sesta piazza - hanno visto sorridere l’avversaria.
Dopo un prima frazione quasi sempre ad handicap (fanno danni le triple di Visconti ed Elena Mistò), nel secondo quarto la Delser - trascinata da Ljubenovic in attacco e con Bianco autentica “piovra” difensiva - piazza un “parzialino” interessante, provando a scappare sul 29 - 21. Varese resta però in scia, con Polato e Beretta. Accusata la seconda tripla del 12 (che riavvicina le ospiti ad una sola lunghezza: 39 - 40) Iurlaro ne ha abbastanza e prova a scuotere la truppa (e la combattiva Sturma qualcosa di buono combina): nonostante tutto, all’ultimo giro, la Delser conserva ancora tre punticini di margine.
Una “sparatoria” di triple (due Rossi, una Visconti) complica però la vita ad una Udine pasticciona e sterile che, a 3’ dal termine, si ritrova di nuovo a dover inseguire: 51 - 54. E quando Rainis, ad 1’14” dalla fine calamita” un antisportivo sembra finita: 51 - 56. Vicenzotti e Ljubenovic alimentano però la fiammella e, con 19 “ da vivere, Udine coltiva ancora speranze. Polato imbuca un solo tiro libero (57 - 59), ma sull’ultimo attacco possibile, Ljubenovic - ironia della sorte la migliore - pasticcia e Beretta la chiude. Ora la sosta: un’ occasione propizia per riflettere e recuperare qualche acciaccata, Ianezic in primis. (rozan)