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Edizione provinciale di Udine


CJARLINS - Il rigore negato, la follia di Ziga, la perla di Aliù

Tre episodi (due dei quali incomprensibili) sono costati una sconfitta amarissima ad Adria, contro la capolista. De Agostini: "La rabbia è grande, ma non possiamo permetterci di piangere... Perciò, avanti a testa bassa, ora cominciano le finali"

Piove, anzi, grandina sul Cjarlins Muzane. E questo lunedì di maltempo sembra idealmente fotografare lo stato d'animo degli aranciocelesti, incavolatissimi per quanto accaduto ad Adria. Perché buscarle in casa della capolista può starci, ma se poi si va a vedere bene "il come" del 3-0 di ieri, allora la musica cambia e si sente un gran peso sullo stomaco. 
Intanto balzano in testa le due situazioni irrazionali che hanno determinato l'esito del match. 
Parliamo del clamoroso doppio-rigore non sanzionato dall'arbitro nel primo tempo, quando nel breve volgere di pochi secondi prima Bussi e poi Del Piccolo sono stati letteralmente travolti in area di rigore da due giocatori dell'Adriese. Stefano De Agostini, il tecnico del Cjarlins, allarga le braccia: "Non trovo una spiegazione per la mancata concessione del penalty. Ho chiesto in merito delucidazioni all'arbitro, la cui risposta conferma che è incomprensibile quello che ha deciso, specie sull'intervento subito da Del Piccolo. Anche i padroni di casa hanno concordato che il rigore c'era". 
L'altro evento imponderabile è stata la reazione costata l'espulsione a Ziga Smrtnik, protagonista di uno scatto di nervi senza senso come lo era stato quello, punito con il secondo cartellino giallo, rimediato contro l'Union Feltre da Kabine. E in proposito De Agostini aggiunge: "Sono rimasto di stucco perché Ziga non è giocatore che ha simili reazioni, tanto più nel corso di una partita giocata a viso aperto e senza particolari scontri come quella con l'Adriese. E' chiaro che non possiamo permetterci di incappare in gesti del genere, che si rivelano doppiamente negativi per la squadra". 

Il terzo episodio determinante è stato il gol capolavoro segnato all'85' dal centravanti granata, l'albanese Aliù, quando il risultato era ancora inchiodato sullo 0-0: "Ha compiuto un'autentica prodezza, girandosi alla velocità della luce e sparando un vero e proprio missile nell'angolino - ricorda il tecnico del Cjarlins Muzane -. Del resto, stiamo parlando del centravanti più forte del campionato". 

Al netto delle tre situazioni (rigore non dato al Cjarlins, espulsione di Smrtnik e prodezza di Aliù), la formazione friulana anche ad Adria ha sfoderato una prova di grosso spessore, che decisamente stride con il 3-0 conclusivo. De Agostini sottolinea: "Abbiamo creato le nostre occasioni per passare, difendendoci inoltre con grande ordine e tranquillità rispetto a un'Adriese che dispone, come sappiamo, di elementi formidabili. La partita è stata davvero bella, il divario di punti in classifica tra le due squadre proprio non si è visto, in dieci contro undici siamo andati anche meglio, gli ultimi due gol sono stati presi nel recupero quando abbiamo tentato di pareggiare. La sconfitta di ieri è particolarmente dura da digerire, ma piangere sulle ingiustizie e sugli episodi sfavorevoli sarebbe l'errore più madornale nel quale potremmo cadere, ragion per cui non ci resta che ripartire a testa bassa, mettendo a frutto nel modo giusto questa enorme rabbia che sentiamo dentro di noi. Ora cominciano le finali, le partite in cui saremo chiamati a essere, se possibile, ancora più bravi, forti, determinati e uniti". 
La trasferta di Adria ha visto il difensore Pisani vittima del riacutizzarsi del problema all'adduttore, che ha spinto De Agostini a sostituirlo in corso d'opera con Cudicio; bisognerà vedere se Pisani sarà recuperabile per la sfida interna con il Levico Terme, sfida che vedrà comunque tornare disponibili Kabine e Zuliani
A livello di prestazioni, sul campo della capolista ha svettato un mostruoso Politti, autore probabilmente della miglior gara del suo campionato. 

C'è poi da augurarsi che i prossimi arbitraggi non continuino a penalizzare la creatura di patron Zanutta: tra i piatti della bilancia stagionale quello dei torti è decisamente più pesante di quello dei favori.
Mancano al termine del campionato 7 giornate, nelle quali il Cjarlins affronterà 5 squadre in lotta per la salvezza, oltre ad Arzignano (seconda in classifica) e Campodarsego: sarà negli scontri diretti che bisognerà far combaciare prestazioni e risultati, mettendosi in maniera definitiva al riparo da brutte sorprese.  

Le gare del Cjarlins fino al termine del campionato: 

CJARLINS MUZANE - LEVICO TERME

CLODIENSE -  CJARLINS MUZANE

CJARLINS MUZANE - ARZIGNANO

SAN GIORGIO -  CJARLINS MUZANE

CJARLINS MUZANE - MONTEBELLUNA

TAMAI - CJARLINS MUZANE

CJARLINS MUZANE - CAMPODARSEGO

 
 

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  Scritto da La Redazione il 18/03/2019
 

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