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Edizione provinciale di Udine


SERIE A - Udinese, ko di speranza a Napoli

Ottima reazione bianconera al doppio vantaggio partenopeo (reti di Lasagna e Fofana) ma, nella ripresa, la formazione di Ancelotti realizza altre due volte: 4 - 2. La classifica è sempre più a rischio: dopo la sosta, obbligatorio battere il Genoa



NAPOLI – UDINESE     4 - 2
Gol: 17pt Younes, 26pt Callejon, 30pt Lasagna, 36pt Fofana, 13st Milik, 24st Mertens

NAPOLI: Ospina (44pt Meret), Malcuit (41st Hysaj), Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam, Callejon,  Allan, Zielinski, Younes (11st Verdi), Mertens, Milik. Allenatore: Ancelotti. A disposizione: Karnezis, Gaetano, Luperto, Rui, Ounas, Zedadka.

UDINESE: Musso, Ter Avest (23st De Maio), Stryger Larsen (41st Okaka), Ekong, Mandragora, Zeegelaar, Fofana, Sandro (19st Ingelsson), De Paul, Pussetto, Lasagna. Allenatore: Nicola. A disposizione: Nicolas, Perisan, Wilmot, Micin, Battistella, Bocic, Vasko.

ARBITRO: Valeri di Roma. Assistenti: Caliari e Tasso. Quarto uomo: Volpi. Var: Chiffi. Avar: Bindoni.

NOTE: serata tiepida, terreno in buone condizioni. Angoli: 5 - 2 per l’Udinese. Recupero: 6’ + 4’. Ammoniti: Zielinski, Sandro

NAPOLI - Quattro gol incassati a casa Juventus, altrettanti stasera a Napoli. Ma, se vogliamo spargere un briciolo di (ragionevole) ottimismo sul futuro dell’Udinese, una certa differenza, tra le due prestazioni, esiste. Perchè se l’accozzaglia scialba, fragile ed arrendevole dell’”Allianz Stadium” aveva seriamente preoccupato in vista della volata salvezza, quella del “San Paolo” ha esibito una versione reattiva e vogliosa di ribellarsi al destino. Presentatasi in versione diroccata (otto assenze) all’appuntamento con la seconda forza del torneo, la formazione “aggiustata” da Nicola (Mandragora deve sacrificarsi a recitare addirittura in terza linea) non ha infatti mai rinunciato ad osare, provando ad agire in contropiede con le “frecce” Pussetto e Lasagna. Particolarmente significativa la prestazione di Sandro, schierato per la prima volta da titolare (davanti alla difesa). Il brasiliano  ha confermato di essere un calciatore di alto livello: unico problema, la parziale autonomia fisica.

Si parte e, dopo soli 5’, un tamponamento tra Ospina e Pussetto costringe Valeri a quattro minuti di stop. Al 16’ la prima palla gol per il Napoli è sul destro di Koulibaly: il tiro si rivela però soltanto un innocuo “passaggio” all’indirizzo di Musso. Ma un minuto dopo è vantaggio interno: ricevuto il pallone da Mertens, Younes recita da Insigne e infila dolcemente l’angolino. La reazione ospite è nella velocità di Pussetto: Maksimovic mura e salva. Al 22’, invece, un destro di Fofana è facile preda di Ospina. Al 26’ il Napoli raddoppia. Mertens sfrutta un’errata chiusura di Stryger Larsen e pennella: Callejon colpisce “sporco”, ma tanto basta per scavalcare Musso. L’Udinese sembra destinata al “massacro” ma alla mezzora, Lasagna, servito splendidamente da Sandro (che si era liberato di Zielinski con un gioco di prestigio) entra in area, battendo Ospina in diagonale. Passano tre minuti e Pussetto gira al volo un nuovo invito di Sandro: pallone alto. Ma al 36’ l’Udinese colma il gap. Un apprezzabile, quanto efficace giro palla, mette Fofana nelle condizioni ideali per finalizzare: la difesa concede tempo e spazio, Ospina reagisce in netto ritardo ed il pari è realtà. E poco dopo il portiere colombiano, in evidente stato confusionale, si accascia: attimi di panico, ricorso alla barella e ricovero precauzionale. Al suo posto l’ex Meret.

Il Napoli è disattento e, all’alba del secondo tempo, Koulibaly è monumentale nell’opporsi a Lasagna. L’Udinese, invece, continua a emanare coraggio e al 6’ KL15, particolarmente ispirato, sale in moto e semina il panico in una difesa partenopea che si salva con affanno. Ma proprio in un frangente complicato, il Napoli torna avanti. Sull’angolo di Callejon, Milik, sovrasta Mandragora e di testa infila. Scollinata l’ora di gioco, Sandro ha finito il carburante: gli subentra Ingelsson. E appena De Maio rileva Ter Avest (con Mandragora restituito alle più consone mansioni di centrocampista), il Napoli cala il poker. Minuto 24: Mertens riceve e converge, Zeegelaar non difende nella maniera canonica e il sinistro del belga (a digiuno da tre mesi) si spegne nell’ angolino. Al 31’ l’Udinese potrebbe riaprirla, ma riesce a cestinare un contropiede in sovrannumero: De Paul invita Pussetto con l’argentino, preoccupato da Kolulibaly, ad alzare la mira. Adesso la sosta (con oltre 11 nazionali precettati, Lasagna compreso): ma, per la sfida di sabato 30 marzo, al Friuli Dacia Arena” contro il Genoa, bisognerà essere pronti. Perché la parte bassa della classifica (Cagliari punti 30, Spal 26, Empoli e Udinese 25, Bologna 24) è una jungla dalla quale non sarà semplice uscire vivi. Anche se, dopo la buona prova di Napoli, qualche certezza in più esiste.

Roberto Zanitti



 

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  Scritto da La Redazione il 17/03/2019
 

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