PORDENONE – MONZA 1-1
Gol: 11′ pt Candellone, 35′ D’Errico.

PORDENONE (4-3-1-2): Bindi; Florio, Barison, Bassoli, De Agostini; Gavazzi (23′ st Rover), Burrai, Zammarini; Berrettoni (14′ st Bombagi); Ciurria (24′ st Magnaghi), Candellone (46′ st Germinale). A disposizione: Lonoce, Meneghetti, Nardini, Vogliacco, Damian, Cotroneo, Frabotta, Cotali. Allenatore: Tesser.

MONZA (4-3-1-2): Guarna; Lepore (28′ st Bearzotti), Marconi, Scaglia, Anastasio; Armellino, Fossati, Lora (28′ st Galli); D’Errico; Marchi, Brighenti (36′ st Chiricò). A disposizione: Sommariva, De Santis, Reginaldo, Palazzi, Tomaselli, Negro, Tentardini, Di Paola, Ceccarelli. Allenatore: Brocchi.

ARBITRO: Amabile di Vicenza. Assistenti: Moro di Schio e Zampese di Bassano.

NOTE: al 31′ st D’Errico calcia fuori un rigore. Ammoniti Lora, Florio, De Agostini e Burrai. Angoli 5-5. Spettatori 2.100. Incasso 13.000 euro. Recupero: pt 0′; st 3′.

Pareggiando con il lanciatissimo Monza di Berlusconi e Galliani, il Pordenone puntella il primato, addormentandosi a più otto (a sette turni dal termine) dalla Triestina, vittoriosa ieri a Vicenza. Un margine sempre rassicurante, anche se l’intero staff neroverde continua a predicare calma.
La gara del “Bottecchia” si stappa al’11’ quando quando Candellone, da grande attaccante, impatta il pallone proveniente dal corner, sorprendendo la difesa brianzola (ed in particolare l’estremo Guarna) sul primo palo. Il Monza reagisce e al 36’ D’Errico firma il pareggio con una conclusione tutt’altro che trascendentale dalla distanza: Bindi, impreparato, non interviene.

La ripresa è piuttosto equilibrata con un Monza magari più propositivo e i padroni di casa pronti a replicare in ripartenza. Al 30’ uno degli episodi chiave della serata. Il palmarino Enrico Bearzotti (indimenticato ex, in quanto protagonista del successo nel campionato di serie D 20134/2014), appena entrato, sguscia in area, dove viene “toccato” da De Agostini. Amabile concede il rigore che D’Errico ciabatta, però, ignobilmente sul fondo. Le ultime due ghiotte opportunità sono comunque a favore dei “ramarri”, con i trapianti effettuati da Tesser. Se al 35’ Rover calcia inspiegabilmente fuori a portiere avversario pietrificato, al 43’ Magnaghi, con un diagonale mancino, sfiora il palo.