TRIESTINA - L'attacco atomico di Pavanel sfida la difesa più solida
Al Rocco arriva la Fermana di papà Destro. Tra gli alabardati hanno recuperato Maracchi, Petrella e Libutti. Procaccio suona la carica
La Triestina, dotata del miglior attacco del girone B di serie C ma con il difetto di svegliarsi spesso nei secondi tempi, fa il suo ritorno allo stadio Nereo Rocco dopo due trasferte (ko a Imola e pari a Gubbio) per ricevere la Fermana. Contro i marchigiani, miglior difesa del raggruppamento, secondo peggior attacco dietro al Fano e allenati da Flavio Destro (papà di Mattia, attaccante del Bologna), ci saranno regolarmente il centrocampista Maracchi e l'attaccante Petrella - usciti anzitempo in Umbria per dei colpi in testa – nonché il terzino Libutti, pure costretto a lasciare il campo anticipatamente nella precedente uscita.
A dirigere il match tra la duellante per il secondo posto e una cacciatrice dei play-off sarà Francesco Meraviglia di Pistoia con il supporto degli assistenti di linea Davide Meocci di Siena e Roberto Terenzio di Cosenza.
L'attaccante Andrea Procaccio ha avuto modo di affermare: “Ora abbiamo la Fermana e abbiamo le qualità per batterla. Noi proveremo a fare il meglio possibile in questo finale di stagione. Sarà difficile perchè avremo pure avversarie in lotta per la salvezza, che lotteranno alla morte. Siamo in ogni caso una squadra, che fa gioco e che segna tanto. Possiamo sfruttare i calci piazzati, visto che abbiamo dei giocatori prestanti. Ci prendiamo pure dei rischi e perciò succede, che prendiamo dei gol. Davanti abbiamo tanti giocatori forti. Siamo un bel gruppo, non ci sono invidie e quando ci aiutiamo, facciamo bene. C'è voglia, c'è consapevolezza, c'è allegria, c'è tranquillità e non abbiamo nulla in meno del Pordenone, che ha fatto semplicemente un paio di risultati in più di noi. Non dobbiamo abbatterci e andare per la nostra strada”.
Un passo indietro relativo alla gara di Gubbio: “Dispiace essere andati sotto 2-0 per due gol evitabili e perciò è andata bene averla pareggiata, ma avremmo potuta anche vincerla alla fine dopo aver avuto un rigore giusto. Peccato di più, però, per non aver preso un punto nella trasferta precedente di Imola perchè il Pordenone ha un po' rallentato e soprattutto la Feralpi Salò ci ha raggiunti”.
Massimo Laudani