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Edizione provinciale di Pordenone


PORDENONE - Festa in città. Tesser lo specialista, Lovisa il guerriero

Nonostante la pioggia c'è voglia di celebrare un traguardo storico come la promozione in serie B. B come l'iniziale dei cognomi di tanti dei protagonisti di questo indimenticabile campionato



“Sono contento, è una grandissima soddisfazione. Ne gioiscono la città, la società e dei ragazzi straordinari. Questa sera dobbiamo solo festeggiare una stagione immensa. Non so come finirà la prossima gara, ma un campionato con sole 3 sconfitte è incredibile, abbiamo mantenuto una continuità di rendimento da squadra matura. Ho trovato un gruppo che era assieme da anni, ho visto i giocatori più esperti piangere, è stata una grande emozione.” Cosi Attilio Tesser, fradicio per la pioggia costante e per le secchiate d’acqua all’interno dello spogliatoio. Lui è uno specialista che già aveva portato nella serie cadetta il Novara e la Cremonese, ha conquistato la matematica promozione con una giornata d'anticipo: il primo posto nel girone B è assicurato grazie al successo per 3-1 sulla Giana Erminio, che consente al Pordenone di mantenere i 5 punti di vantaggio sulla Triestina, che era rimasta l'unica rivale.
Per la promozione in serie B, la prima volta nella storia centenaria della società, oltre tremila persone hanno festeggiando assieme alla squadra e al tecnico Attilio Tesser all'interno dello stadio Bottecchia. Inoltre sono centinaia i supporter neroverdi che hanno raggiungendo la centrale piazza Venti Settembre per prendere parte a festeggiamenti che dureranno l'intera notte. Cortei di auto e canti inneggianti ai singoli e a una team che ha accumunato tutto il territorio provinciale, ai livelli della trasferta di San Siro del dicembre 2017. Nonostante le pessime condizioni atmosferiche, la comunità ha voglia di festeggiare, di sfogare tutta la gioia per un traguardo sognato per l’intero campionato, sofferto per la grande prova dei cugini della Triestina, a cui vanno gli auguri per centrare la promozione attraverso i playoff e dare vita ad un ulteriore derby nella serie cadetta.
Berrettoni, 100 presenze oggi, Burrai il metronomo, Bindi la saracinesca, Bombagi il tessitore, Barison (tre gol nelle ultime due gare), Bassoli il centralone tutto muscoli, sei uomini cardine del Pordenone, tutti con l’iniziale della nuova categoria dei ramarri. Sarà un caso? Loro, assieme a Candellone, tredicesimo centro stagionale per lui, e Misuraca, oltre a capitan Stefani e ad uno straordinario e indomito Michele De Agostini, sono i simboli, le icone di un 2018/2019 da trasmettere ai posteri.
Oggi si festeggia, domani si vedrà, ma Pordenone per una sera può abbracciare i suoi eroi e un amico che proprio alla vigilia della gara con la Giana si è spento. Uno che i ramarri li ha seguiti, salvati e difesi per diversi anni. Gastone, questa promozione è anche per te, e per Mauro Lovisa, indomito presidente, che contro tutto e tutti aveva previsto anni addietro il salto nella seconda serie per importanza del calcio tricolore.

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  Scritto da Gianpaolo Leonardi il 28/04/2019
 

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