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Edizione provinciale di Udine


SERIE A - Udinese, la salvezza resta un rebus

Con il netto successo di Frosinone (doppietta di Okaka, più Samir), il Genoa è scavalcato, ma l’Empoli vince in casa della Sampdoria e rimane a due punti. Matematicamente, però, la lotta è estesa ad altre compagini



FROSINONE – UDINESE   1 - 3
Gol: 11'pt e 4'5pt Okaka, 41'pt Samir, 40'st Dionisi

FROSINONE: Bardi, Brighenti, Ariaudo, Capuano, Paganini, Sammarco, Valzania (35st Maiello), Beghetto, Ciano (28st Zampano), Pinamonti, Ciofani (20st Dionisi). Allenatore: Baroni. A disposizione: Marcianò, Iacobucci, Ghiglione, Molinaro, Simic, Goldaniga, Trotta, Cassata, Krajnc.

UDINESE: Musso, De Maio, Ekong (31st Nuytinck), Samir, Stryger Larsen, Mandragora, Sandro (17st Hallfredsson), De Paul, D’Alessandro, Lasagna, Okaka (41st Pussetto). Allenatore: Tudor. A disposizione: Nicolas, Perisan, Badu, Micin, Ter Avest, Wilmot, Zeegelaar, Teodorczyk.

ARBITRO: Pasqua di Tivoli. Assistenti: Bindoni e Mondin. Quarto uomo: Pezzuto. Var: Maresca. Avar: Di Liberatore.

NOTE: pomeriggio perturbato e piovoso, con grandine. Terreno inzuppato, ma in buone condizioni. Angoli: 14 - 10 per il Frosinone. Recupero: 1’ + 4’. Ammoniti: Okaka, Ariaudo, Ciano, Sandro, Samir

FROSINONE - Meno due. Ma la matassa resta ingarbugliata. L’Udinese fa appieno il proprio dovere, stracciando il già retrocesso Frosinone - un colpaccio “on the road” mancava dal lontanissimo 23 settembre, 2 - 0 al Chievo - e si arrampica a quota 37, scavalcando il Genoa (36). L‘Empoli però non molla, sbancando (troppo comodamente?) casa Samp e sale a 35. Volendo ampliare: fino a Cagliari e Fiorentina (entrambe a 40), passando per Bologna (37) e Parma (38) nessuno può ancora dirsi matematicamente al riparo. La corsa salvezza conserva, dunque, una fantastica incertezza: ed ai bianconeri potrebbe non bastare (il bottino pieno sarà invece sufficiente in caso di “non successo” dell’Empoli chiamato a domare, sempre in casa, il Torino) battere sabato prossimo, la Spal, al “Friuli Dacia Arena”. La squadra è però alimentata da un’ ottima condizione: la permanenza in serie A dipenderà dunque soltanto dalle teste e dagli arti inferiori di De Paul (oggi davvero eccellente) e compagni. Allo “Stirpe” si gioca solo nel primo tempo: il Frosinone non è certo disposto a farsi strapazzare, prova a dare fastidio alla formazione di Tudor, ma i bianconeri paiono concentratissimi e colpiscono con chirurgica freddezza.

Due impreviste incertezze di Musso sembrano far presagire un pomeriggio da “cani”, poi l’Udinese agguanta la partita e già all’11’ Okaka rompe il ghiaccio. L’ex Watford sradica palla ad un avversario, la protegge, semina metà Frosinone e scarica un rasoterra che, pur “sporcato” da Ariaudo, termina in rete. La reazione dei padroni di casa è nei piedi di Ciano che, nel breve volgere di 20”, costringe Musso ad un doppio intervento. Al 28’, invece, la testa di Ekong evita possibili guai, opponendosi ad una conclusione di Pinamonti. Si rivede l’Udinese al 36’. Ripartenza rapida di De Paul, il quale preferisce andare di persona: sul destro dell’argentino, Bardi si distende, mettendoci una pezza. Cinque minuti dopo, però, sulla parabola dei “Diez” (esecutore di un calcio piazzato procurato da Lasagna, che fa pure ammonire Ariaudo), Samir svetta e raddoppia. Non è ancora finita. De Paul è “on fire”, scippa Sammarco e accende Lasagna il quale, altruisticamente, offre ad Okaka il più comodo dei tap in. Tre a zero: è tutto vero. Nella ripresa Musso prova a risollevare il...Frosinone con un’ altra gestione piuttosto “leggera” della palla: Pinamonti potrebbe approfittarne, ma il portiere rimedia. Oltre questo, però, i ciociari non producono e le reazione annega subito sul prato zuppo ed a tratti violentato anche dalla grandine. E’ anzi l’Udinese a sfiorare il poker con Stryger Larsen: il danese, pescato dall’ennesima magata De Paul, si fa murare da Bardi. Sulla ribattuta la coordinazione di Lasagna è precaria e la palla viaggia oltre la traversa. Alla mezzora Musso si conferma, invece, un mostro di reattività opponendosi, di piede, ad un destro di Paganini. Niente da fare, invece, per l’ex Huracan, (mancano 5’ al termine) sulla “craniata” di Dionisi,  agevolato dalla morbida opposizione di De Maio. Mancano ancora 180’ di passione: e tutto potrebbe finire (bene) sabato prossimo. O forse domenica (l’Empoli scenderà in campo 24 ore dopo). O forse no.

LE PAGELLE - Musso 7, De Maio 6, Ekong 6,5, Samir 6,5, Stryger Larsen 6, Mandragora 6, Sandro 5,5, De Paul 7,5, D’Alessandro 6,5, Okaka 7, Lasagna 6,5, Hallfredsson 6, Nuytinck sv, Pussetto sv. Allenatore: Tudor 7.

Roberto Zanitti



 

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  Scritto da La Redazione il 12/05/2019
 

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