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Edizione provinciale di Udine


STRASSOLDO - La "banda" Martignoni in Seconda dando spettacolo

Il club giallonero festeggia la promozione diventata certezza domenica, grazie al pareggio colto contro l'indemoniato Moraro. Il tecnico parla di "grande famiglia" e rivendica: "Siamo la squadra che più ha giocato a calcio". Tanti i protagonisti, dal portiere-goleador Antonutti, a bomber Hoxha, passando per capitan Virgolin. E poi...



Festa grande e prolungata allo Strassoldo per l'immediato ritorno in Seconda categoria. La squadra giallonera, inserita nel pirotecnico girone C di Terza categoria, ha disputato un campionato strepitoso, oscurato in parte solo da un gigantesco Terzo. Alla fine è stato trionfo, giunto dopo la durissima partita, combattuta con un Moraro indemoniato: i bianconeri domenica ce l'hanno messa tutta per regalarsi i play-off promozione, ma sono stati agguantati al 90' da Antonutti, autore del gol che ha permesso allo Strassoldo di dare il via ai festeggiamenti. 
Promozione, quindi, superando senza giocare il primo turno dei play-off; poi i gialloneri chiuderanno l'avventura nella finalina che li vedrà ospitare la vincente di Triestina Victory - Muglia
Ma è già tempo di bilanci allo Strassoldo e a tirare le somme dell'impresa provvede il vulcanico Fabio Martignoni, allenatore in crescita esponenziale dopo essere stato il bomberone che tutti conoscono. 
Martignoni, dunque, felice, stanco, orgoglioso e sempre più innamorato del calcio che ora guarda e vive con occhi diversi, quelli appunto di un tecnico e non più del giocatore, anche se la metamorfosi è progressiva e va completata attraverso ulteriori esperienze. 
Sir Fabio racconta una cavalcata magica: "Dopo la retrocessione la squadra è stata fortemente rinnovata, ho avuto a disposizione 25 ragazzi straordinari, ma anche impegnativi da dirigere, plasmare, spronare, disciplinare, aiutare. Siamo diventati, ora lo posso dire, una grande famiglia, e ciò è merito di tutti, dei dirigenti, dei giocatori, credo anche del sottoscritto, che sta cercando di crescere, in particolare imparando a vivere le partite con più serenità e lucidità. Devo ringraziare la mia compagnia Alessia per il grande aiuto che mi ha dato; non vorrei dimenticare nessuno dei compagni di questa avventura, li abbraccio tutti, in particolare il ds Gianluca Zomero, che qui da noi è collaboratore tecnico. Gianluca mi ha supportato e sopportato. E poi Ivan Pasian, storico allenatore dei portieri, e dirigenti come Pucar, Baccaro e Fratuz". 
Aggiunge il timoniere giallonero: "Siamo riusciti a esprimere un bel calcio, anzi, siamo la squadra del girone che più ha giocato a calcio - rivendica Martignoni, parlando del suo frizzante 4-3-3 con gli esterni arrembanti -; i ragazzi hanno preso il carattere del mister, mi hanno seguito e siamo venuti fuori nel momento della verità, ossia dopo l'immeritata sconfitta con il Terzo, ottenendo 5 vittorie di fila e affermandoci anche su campi difficili, in particolare quelli delle squadre triestine. Domenica è stata dura, molto dura, il Moraro ci ha creato notevoli difficoltà, ma non abbiamo mai mollato e alla fine l'obiettivo è stato raggiunto". 
Sono tanti i protagonisti speciali dell'impresa: il secondo portiere Antonutti, che allo Strassoldo si è però disimpegnato da seconda punta, segnando 6 gol, compreso quello decisivo realizzato domenica al 90'. Alla Santarelli del Santamaria, per capirci. Il kosovaro Abaz Hoxha è il capocannoniere di una squadra da 55 gol: lui ne ha firmati 20, dimostrandosi spesso incontenibile. E attenzione al fratello Blerdon, un 2001 dal notevole potenziale. Stefano Virgolin, il capitano, ha regalato pezzi di bravura determinanti, specie nel finale di campionato, Luca Romanese offerto alla causa minuti di qualità; Maxim Malo è risultato una forza della natura, "gli voglio bene, mi ha aiutato tanto!" sottolinea Martignoni. 
E poi il portiere Berini, cresciuto di settimana in settimana, fino a salire alla ribalta, in particolare proprio nella sfida con il Moraro, nel corso della quale ha sfoderato un paio di autentici miracoli. Hanno inoltre svettato la coppia di difensori centrali formata da Bergamo e Decorte, un Crespi che da terzino ha trovato una nuova dimensione, mentre Milos Djordjevic è stato perno fondamentale a centrocampo oltre che l'unico mancino in gruppo. E poi il colombiano Ramos... e tutti gli altri, perfettamente sintonizzati sulle frequenze del carismatico Fabio, che guarda già al futuro: "Andiamo tutti in Seconda e sono convinto che nella categoria superiore potremo farci valere e disputare già così un discreto campionato".  
La festa, intanto, può continuare. 



 

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  Scritto da La Redazione il 14/05/2019
 

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