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Edizione provinciale di Trieste


SALA STAMPA - Pavanel: Procaccio è il miglior '96 del campionato

Le interviste al termine di Triestina - Feralpi Salò, che ha proiettato l'Unione al doppio confronto decisivo con il Pisa



Massimo Pavanel (allenatore della Triestina): “La squadra è stata brava a superare la semifinale, mercoledì aveva smesso di giocare nella ripresa e stavolta non lo ha fatto contro una formazione che doveva tentare il tutto per tutto. Mi dispiace non aver segnato il 2-0 poco dopo il rigore perchè era un contropiede da manuale. E' un successo meritato, anche se all'inizio abbiamo sofferto un po' a destra ed era pericoloso concedere cross alla Feralpi, che aveva davanti uno come Caracciolo. Procaccio? E' il miglior 1996 che ho visto nel nostro girone, gioca con personalità, va tra le linee, si sacrifica e corre, ma anche qualità. Di più è meglio non dire, altrimenti se mi sente... Mercoledì saranno recuperati del tutto Beccaro e Malomo, anche Davis (Mensah, ndr) ormai sta bene...”.

Andrea Procaccio (attaccante della Triestina): “Una partita non facile in cui abbiamo rischiato di andare sotto per 1-0. Un fatto che non ci avrebbe aiutato, anche se avevamo a disposizione due risultati su tre. Il nostro portiere Offredi è stato bravo, comunque abbiamo fatto bene. Ora avremo il Pisa, da dove siamo partiti (prima stagionale in coppa Italia, ndr) e dove finiremo. Perdemmo ai rigori, speriamo che il risultato sia diverso. E' una bella squadra, gioca un buon calcio, ma anche noi facemmo bene in quella gara”.

Daniel Offredi (portiere della Triestina): “E' stata una bella partita. Sapevamo, che ci aspettava una squadra forte e perciò ci abbiamo messo la testa giusta, la concentazione non è mancata. Ho compiuto sì un paio di parate impegnative, ma la squadra ha fatto il suo pienamente. Pur essendo partite importanti, è la prima volta che vedo questo entusiasmo nel gruppo e nello staff e questo è un fattore aggiunto. Il Pisa? Là ci sarà l'inferno, ma anche qua ci sarà un clima caldo....”.

Giuseppe Pasini (presidente della Feralpi Salò): “Siamo dispiaciuti di uscire perchè abbiamo avuto tante occasioni, una anche per passare in vantaggio e pochi minuti dopo – invece – siamo andati sotto... Siamo stati poco lucidi sotto porta, avremmo dovuto essere più cinici e meno emotivi. Avevamo delle assenze, ma va detto che i play-off non sono facili e soprattutto che solo una vince, per quanto tutti lo vorrebbero fare. Non è un dramma essere usciti, la società non poteva chiedere di più a Damiano (Zenoni, ndr) e rifarei la scelta di cambiare la panchina, portandolo in prima squadra. E' comunque un passo avanti, ogni anno ci stiamo migliorando. Ora il Pisa sarà tosto per la Triestina”.

Luca Magnino (centrocampista della Feralpi Salò): “Tra andata e ritorno abbiamo fatto il nostro e usciamo a testa alta. Personalmente ero fermo un mese e mezzo e ho cercato di dare quello che potevo – anche la mia esperienza - in una partita difficile. Potevamo portarla a casa, abbiamo avuto le nostre belle occasioni. I play-off sono questi, noi ne usciamo con una bella figura. La squadra ha lottato e ha avuto le sue occasioni, alla fine queste partite vengono sempre decise dagli episodi”.

Luca Guidetti (centrocampista della Feralpi Salò): “Dispiace a me e a tutta la squadra come sia finita, era alla nostra portata fare risultato in questo tipo di partita. Tra andata e ritorno abbiamo regalato due dei tre gol oltre a non tenere il ritmo che avremmo dovuto. E quest'ultima cosa brucia ancora di più. Forse sono mancate le energie a un certo punto, sicuramente avremmo potuto trovare noi l'1-0 per primi. Abbiamo messo dentro tanti palloni e creato diverse occasioni, peccato”.

Damiano Zenoni (allenatore della Feralpi Salò): “Ci abbiamo provato, non era facile, ma il nostro lo abbiamo fatto, creando delle palle-gol. Sono contento di queste tre settimane; se siamo arrivati fin qua, è merito dei ragazzi. Il futuro? Spero di restare alla Feralpi, deciderà la società e personalmente non so cosa succederà, male che vada... tornerò nelle giovanili”.

Massimo Laudani



 

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  Scritto da La Redazione il 03/06/2019
 

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