DANIMARCA - AUSTRIA 3 - 1
Gol: 33pt e 32st Maehle, 48st A.Olsen 2st Lienhart

AUSTRIA: A. Schlager, Ingolitsch, Danso, Posch, Friedl, Ljubic (22st Baumgartner), Lienhart, Horvath, X. Schlager, Honsak (37st Grbic), Kvasina (10st Balic). Ct: Gregoritsch. A disposizione: Kreidl, Pentz, Karic, Gluhakovic, Ullmann, Maresic, Kalajdzic, Ljubicic, Wolff .

DANIMARCA: Iversen, Kristensen, Sorensen, Rasmussen, Maehle, Nelsson, Stage (29st M. Jensen), Billing, Skov (29st A. Olsen), Wind, Bruun Larsen (43st Duelund). Ct: Frederiksen. A disposizione: Vindhal-Jensen, Olsen, Bager, Ingvartsen, Dreyer, Abildgaard, Poulsen, Kofod Andersen.

ARBITRO: Kabakov (Builgaria). Assistenti: Margaritov (Bulgaria) e Valkov (Bulgaria). Quarto uomo: Jovanovic (Serbia)

AMMONITI: Skov, Nelsson, Wind, M. Jensen

NOTE: serata nuvolosa, terreno in ottime condizioni, spettatori: 7.297. Angoli: 8 - 4 per la Danimarca. Ammoniti: Skov, Nelsson, Wind, M. Jensen. Recupero: 0’ + 3’.

UDINE - Tutto da rifare per l’ambiziosa (a parole) Austria che, dopo lo scintillante esordio con la Serbia (schienata 2 - 0), subisce una severa lezione dalla Danimarca. Sospinta da una tifoseria chiassosa ed entusiasta, l’Austria paga l’assenza della stellina Wolf (caviglia fratturata, europeo terminato), accusa un pizzico di stanchezza e il peso psicologico dello 0 - 5 subito qualche mese fa in amichevole proprio dagli odierni rivali. Per i nordici, distrutti dal ciclone Germania, non c’è domani e infatti la formazione di Frederiksen è subito pericolosa. Al 18’, però, l’Austria si rende minacciosa con Ingolitsch, che impegna Iversen con un destro da fuori. La replica danese arriva dalla bandierina: la palla di Skov è smanacciata da Alexander Schlager. Lo stesso numero 10 batte a colpo sicuro al 27’: la palla si stampa sul palo. Sulla ribattuta, Kristensen spara in curva. La Danimarca è in costante pressione, ma la torre di Billing non trova compagni pronti all’appuntamento. E al 33’ giustamente, piove il frutto. L’azione travolgente è di Maehle che scappa in cestistico back door a Ingolitsch e supera di raffinato scavetto Alexander Schlager. L’Austria, mai pericolosa, è in stato confusionale: cosi Stage vola e istruisce ancora Maehle. La finalizzazione mancina muore però nel mucchio di casacche bianche. Per gioco e meriti, un gol di vantaggio è piccolo premio per i rossi. E diventa nulla al 2’ della ripresa, quando Lienhart si avventa sull’angolo di Horvath e, di cranio, impatta: senza aver fatto nulla, offensivamente parlando, la banda Gregoritsch è di nuovo in piedi. Ma al 15’ un altro legno salva l’Austria: sull’invenzione del cesellatore Skov, Wind stacca di testa e scheggia la traversa. Al 28’ un nuovo episodio chiave: Nelsson arpiona Horvath e per Kabakov è rigore. Il neo entrato (da sei minuti) Baumgartner spreca però tutto, esaltando Iversen. Qualcosa di meglio riesce alla nuova opzione Andreas Olsen - in campo da 3’ - che salta l’uomo e invita Maehle: marcatura approssimativa del centrale, tocco perentorio e nuovo vantaggio danese (minuto 32). Lo stesso Olsen vuol lasciare una nuova impronta, si mette in proprio e, al tramonto del match, con un sinistro a rientrare, fredda Schlager: 3 - 1. Tutto da rifare per entrambe: a goderne sarà - con ogni probabilità - la Germania. Anche se la sfida tra “cuginastri” in programma domenica prossima 23 giugno (ore 21) al “Friuli”, sarà un evento tutto da vivere.

Roberto Zanitti