IL CASO - Il Ravascletto non ci sta. Fracas: arbitraggio umiliante
La sfida col Sappada condizionata dalla direzione di gara; i padroni di casa si portano in vantaggio e chiudono la sfida in 8. Il presidente: "Compromessa anche la trasferta ad Illegio"
Una splendida partita, Ravascletto - Sappada, rovinata (o, comunque, pesantemente condizionata) dall'arbitraggio. Peccato, davvero, perché sarebbe bastato un po' di dialogo perché non accadesse nulla e la festa fosse tale. Invece, il fischietto di Udine, Andrea Alex Sciortino, è riuscito nell'impresa assai complicata di far imbufalire l'ospitale Ravascletto e un presidente, il decano Valter Fracas, del quale non si ricordano proteste e neppure intemperanze di qualsiasi genere.
E dire che il Ravascletto era passato a condurre... "Stavamo giocando una gran partita, ma quando subisci 3 espulsioni e un paio di rigori contro inesistenti, più ammonizioni a volontà, è chiaro che portare a casa il risultato è praticamente impossibile - sottolinea Fracas -. Niente da dire sul Sappada che è una splendida squadra, destinata per la sua forza a salire in Prima. Ma l'arbitraggio è stato completamente sganciato dal contesto e dall'andamento della gara; il sottoscritto ha sempre difeso gli arbitri, li ha sempre ospitati con riguardo e simpatia, stavolta però ci sentiamo umiliati e beffati. Il match è stato corretto, tutto è nato dal gol del pareggio, un rigore che non c'era respinto dal nostro portiere, sulla ribattuta il pallone non era assolutamente entrato, è stato concesso l'1-1, s'è aggiunta la prima espulsione. Da lì le cose sono andate di male in peggio, ora stiamo cenando con gli amici del Sappada, pure loro sono concordi su tale disamina. Il grave è che domenica a Illegio saremo senza mezza squadra, talché una direzione fuori luogo rischia di costarci cara due volte. L'arbitro non deve essere protagonista e deve accettare il dialogo: se neppure il capitano può parlare, vuol dire che qualcosa non funziona".