1a CAT/C - Derby al Turriaco, deciso in tre minuti
Pubblico delle grandi occasioni a Pieris - Gara vivace nella ripresa
PIERIS - FO.RE.TURRIACO 0-2
PIERIS: Peressin 6, Peressutti 6, Candusso 6, Furlan 6+, Blaserna 6+, Demeio 5.5 (9'st Seck 5), Macor 5.5, Andresini 5, Chirivino 5, Scocchi 5 (24'st Cester 4.5), Boscarolli 5.5 (16'st Rudan 5.5). (12. Vinci, 14. Tramontani, 16. Pelosin, 18. Lucheo). All. Massimiliano Bertossi.
FO.RE.TURRIACO: Comelli 6, Fabris 6, Pravisano 6, P.Visintin 5.5, Presot 6, Tognon 6, Picco 6.5, Zuanigh 6, Simeone 5.5 (9'st Trentin 6.5), La Piana 6.5 (40'st E.Visintin sv), Padovan 6 (19' Mellini 6). (12. Esposito, 14. Colamaria, 16. De Angelini, 17. Ellero). All Enrico Conte.
ARBITRO: Paolo Tricarico sez. Udine 6.5 (qualche cartellino rimasto nel taschino, per il resto dirige una partita semplice, un po' fiscale sui punti di battuta delle punizioni).
RETI: nella ripresa al 28' Picco su rigore, al 30' Trentin
NOTE - Ammoniti: 33' Simeone (f), 39' Blaserna (f), 40' Peressutti (cnr), 27'st Cester (f), 38'st Trentin (f). Allontanato: al 29'st all.Bertossi per proteste. Angoli: 4-5. Falli commessi: 19-15. Rec.1°t.:2'; 2°t.:5'
PIERIS - Un rigore, due legni, un gol, un'espulsione del mister Bertossi: è il film del derby del "sottopasso" fra Pieris e Turriaco. Più che un film è un cortometraggio giacchè tutto si consuma in soli tre minuti, a venti dalla fine, scuotendo dal torpore spettatori e attori che fino a quel momento avevano tenuto l'asticella delle occasioni ben al di sotto del minimo sindacale.Dinanzi al pubblico delle preventivate grandi occasioni le due squadre sembrano giocare al "non facciamoci del male" per tutto il primo tempo, nel quale si annovera un velleitario spunto di Simeone al 13', cui Picco fa da sponda, ma da posizione defilata il n.9 può solo cercare l'arrivo di un compagno in area piccola, che non c'è e la sfera si perde dall'altra parte. Dopo un pisolino di mezzora, La Piana su punizione centrale consegna la sfera innocua a Peressin e solo al 47' il Pieris vede la porta avversaria con un tiro da fuori area di Scocchi, respinto da Comelli. Non che l'avvio di ripresa sia più battagliero, ma il Turriaco ha maggior possesso palla e sbaglia di meno e crea qualcosa in più, come al 12' P.Visintin sugli sviluppi di un corner, in acrobazia manca la porta per l'intervento risolutore di un difensore, poi al 17' la randellata su piazzato di Tognon costringe Peressin a metterci i pugni. Dopo una "furbata" di Trentin col gomito a deviare il pallone verso la rete, sanzionato non a dovere dall'arbitro, al 28' lo stesso attaccante, spalle alla porta, viene agganciato in piena area dal neo entrato Cester. Nessun dubbio per l'arbitro nel concedere il penalty trasformato da Picco spiazzando Comelli. Sicuramente deconcentrati, due minuti dopo i granata lasciano troppo libero in area Trentin di battere a rete un cross mancino di La Piana, il pallone centra il palo, torna a Trentin che al volo lo ristampa sulla traversa, lo riprende e stavolta di potenza gonfia la rete sguarnita. Al 35' cerca gloria Zuanigh con una conclusione dalla distanza, Peressin si distende e abbranca e all'ultimo di recupero Furlan consegna un cioccolatino a Comelli su punizione invitante. Al triplice fischio gioia sfrenata per la squadra di Conte che anche senza gol avrebbe meritato di vincere.
LA MOVIOLA
- 21'st: sul pallone proveniente dalla bandierina, Trentin va di proposito col gomito a colpirlo per mandarlo in rete. Il pallone non ci va per l'intervento poi di un difendente, ma l'arbitro ha comunque sanzionato il fallo di mano non provvedendo però all'ammonizione di Trentin che ci stava tutta.
- 28'st: è ingenuo il fallo di Cester che aggancia Trentin in piena area, spalle alla porta. Rigore giusto così come il solo giallo al n.17 del Pieris. Infatti non vi è chiara opportunità di segnare una rete poichè Trentin ha le spalle alla porta.
- 45'st: proteste del Pieris per un presunto fallo di mano nei pressi dell'area ospite. Il tocco c'è ma la distanza è ravvicinata e difficilmente può essere interpretato come volontario. Però è sempre un'interpretazione arbitrale a decidere.
Claudio Mariani