AMARCORD - Sabot, la Manzanese e quei ragazzi del '76
Rimpatriata a quarant'anni dal titolo regionale Allievi conquistato da una squadra piena di promesse. Gianfri resta un faro mentre il tempo trascorre
E' un'istituzione Gianfranco Sabot in quel di Manzano. Gianfri è la quint'essenza dell'uomo di calcio, di un calcio ancorato a valori, genuino, tutto d'un pezzo, che si vorrebbe non tramontasse mai e che fosse pure grado di stare al passo con i tempi ma senza smarrire la sua essenza, la sua anima. Sabato Gianfranco Sabot sarà l'ospite d'onore della festa che a Soleschiano di Manzano vedrà celebrare i quarant'anni dalla conquista del titolo regionale Allievi vinto nel 76' dalla Manzanese all'epoca proprio allenata da Sabot.
A organizzare la rimpatriata, diversi tra i protagonisti di quell'impresa, continuata poi con le finali nazionali e con il doppio confronto con i milanesi del Dindelli (sconfitta a Milano per 3-1, vittoria in Friuli per 1-0), ai tempi uno dei vivai più floridi nella capitale lombarda. Di quella Manzanese forte e promettente facevano parte fior di giovanotti come Masarotti, l'estremo Mezzavilla, Zompicchiatti, il compiato e sfortunato Cecotti e Marco Beltrame.
Gianfranco Sabot è stato intervistato da Franco Poiana nella quotidiana striscia che va in onda su radio Lattemiele e radio Sberla. Il popolare Gianfri è sempre sulla breccia e ricorda sessant'anni di calcio nella cittadina della sedia, partendo nel 1955 all'Ac Manzano, che poi l'anno dopo venne sostituita dall'Us Manzanese, in precedenza società pura. Della quale Gianfranco Sabot è stato calciatore, presidente e allenatore, in prima squadra ma soprattutto a livello di settore giovanile. Panchina Verde nel 1980, ai tempi di Capocasale presidente del comitato di Udine, Sabot vanta record importanti, come quello di aver guidato la Manzanese a vincere il titolo regionale Juniores nelle stagioni '66-'67 e '96-'97, trionfi arrivati a distanza di trent'anni uno dall'altro. (a.m.)
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