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Edizione provinciale di Pordenone


PORDENONE - Berrettoni lascia il calcio ed entra in società

Il "Genio" ha deciso di appendere le scarpette al chiodo e ha accettato la proposta del presidente Lovisa di diventare dirigente del club neroverde



Non sono mancati momenti di commozione durante la conferenza stampa con la quale Emanuele Berrettoni ha comunicato la decisione di appendere le scarpette bullonate al chiodo. Decisione sofferta per il “genio” nato a Roma e cresciuto nel settore giovanile della Lazio, protagonista con i neroverdi della splendida conquista della Serie B. Lascia un vuoto, ma soprattutto lascia un ricordo delle sue giocate, spesso travolgenti, dei suoi gol apparentemente semplici, del suo carisma all’interno dello spogliatoio e in campo, del suo essere di uomo vero che al calcio ha dedicato la prima parte della vita. Cresciuto nel vivaio capitolino, ha vestito in rapida successione le maglie di Perugia, Crotone, Catania, Napoli, Spal, Grosseto, Bassano, Verona, Ascoli e dal gennaio 2016 quella della formazione del Noncello. Con l’undici naoniano ha collezionato 101 presenze e 20 gol e sabato prossimo contro la Juve Stabia alle 18 nella terza gara del triangolare che mette in palio la Supercoppa, entrerà per l’ultima volta in campo.
Mauro Lovisa lo ha convinto, affrettandone la decisione di entrare in società e dopo un concliabolo con la propria famiglia ha stretto la mano al patron. “Non è stato semplice svestirsi dai panni di calciatore e vestire quelli futuri di dirigente. Ma valutando l’offerta e poter rimanere in questo mondo che ho sempre amato, ho colto l’occasione per far parte di un progetto ambizioso. Conosco l’ambiente, sono ben voluto, ho saputo apprezzare il lavoro del club, i tifosi mi vogliono bene, la mia famiglia sta bene qui ed è ormai inserita nel tessuto urbano. Tutte circostanze favorevoli unite a iniziare la carriera di dirigente dove stai bene e dove hai contribuito alla crescita ti da enorme senso di appartenenza e di fiducia".

Quando è maturata questa decisione?
"Negli ultimi giorni, non sono solitamente uno che pondera a lungo la situazione. Il presidente mi ha proposto la cosa e mi ha ammaliato”.

Sarai un punto di riferimento societario in cadetteria...
"Cercherò di portare la mia esperienza per far crescere il club e di aiutare i miei ex compagni a vivere la serie B con grande serenità".

Puoi tracciare un bilancio della tua carriera sportiva, che all’inizio sembrava promettere altri palcoscenici?
“E’ vero da giovane mi prospettavano una carriera ai massimi livelli, ma non avevo forse la testa giusta. Per assurdo la mia carriera è sbocciata intorno ai trent’anni, dove sono maturato come uomo, togliendomi belle soddisfazioni, come quella di quest’anno, Chiudere vincendo un campionato è un bel ricordo. Il mio, comunque, rimane un bel percorso, sono contento di me stesso, ora ricomincio un altro percorso, spero di esserne all’altezza. Di certo darò tutto me stesso, come ho sempre fatto in campo”.

Simpatico il siparietto dei compagni di squadra con capitan Stefani in prima fila, entrati all’improvviso in conferenza stampa, tributando un lungo applauso al loro compagno di squadra. Assieme hanno abbracciato Emanuele, facendosi immortalare nelle classiche foto di rito.

https://i.imgur.com/ibHNOgM.jpg



 

https://i.imgur.com/wMaIHgr.jpg

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  Scritto da Gianpaolo Leonardi il 21/05/2019
 

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