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Edizione provinciale di Trieste


SALA STAMPA - Milanese, Pavanel e quel rigore negato alla Triestina

Grande rammarico in casa dell'Unione per la serie B sfumata all'ultimo metro. Ecco le interviste al termine della sfida con il Pisa...



Mauro Milanese (amministratore unico della Triestina): “Quando si vince devono essere l'allenatore e i giocatori i protagonisti anche nel parlare e quando si perde spetta alla società dire qualcosa per dimostrare vicinanza alla squadra. Personalmente mi dispiace molto per questo risultato e c'è del rammarico; ci fosse stato dato quel rigore al 90' su Procaccio non saremmo andati ai supplementari. Percò è stato fatto comunque qualcosa di positivo e cioè molti tifosi si sono riavvicinati alla nostra realtà, qualcuno di loro tornerà. Si può sempre migliorare, ma intanto c'è una base di partenza. E approfitto della situazione per comunicare la conferma di mister Pavanel”.

Massimo Pavanel (allenatore della Triestina): “La mia conferma? Ne parlerò nei prossimi giorni con la società, al momento non dico niente. Piuttosto ho detto ai ragazzi di non piangere perchè hanno dato il massimo. Mi dispiace che quando la tifoseria si riavvicina, quasi sempre non si ottiene quel qualcosa in più che si spera. Nei primi 23' abbiamo attaccato noi e poi siamo andati sotto, abbiamo pareggiato meritatamente e abbiamo provato fino in fondo a giocarcela con un Pisa arcigno. Se fosse stato fischiato anche quel rigore... Ci sono stati troppi scontri al limite, dovevano essere sanzionati subito per evitare che ce ne fossero altri, ma quando si segue una linea arbitrale bisogna ternerla per tutta la partita. Noi, però, abbiamo chiuso con la commozione cerebrale di Codromaz e un naso rotto. Poi abbiamo avuto i crampi di Granoche e Procaccio... Giocare quattro partite in dodici giorni significa spremere i giocatori chiave e noi se non ce li abbiamo al meglio...”.

Tommaso Coletti (centrocampista della Triestina): “La delusione e la tristezza resteranno per diversi giorni, poi potremo pensare ai complimenti. E' stata una partita di grande tensione, abbiamo dato tutto, ma non è bastato. Queste gare sono decise dagli episodi e uno di questi è arrivato sull'espulsione di Ale (Lambrughi, ndr). E' stata una stagione in crescendo, è mancata la ciliegina, ma perdere - quando hai il sogno in mano – è come finire decimi”.

Alessandro Lambrughi (difensore centrale della Triestina): “Tommaso ha ragione, gli episodi contano molto in queste sfide e al mio non voglio pensarci al momento e neanche commentarlo. Si è creato un gran affiatamento nel gruppo, ma purtroppo non cè bastato. Sarà un punto di ripartenza e magari fra un anno la conferenza servirà per commentare qualcosa di bello...”.

Luca D'Angelo (allenatore del Pisa): “Abbiamo fatto un filotto di 24 risultati utili negli ultimi mesi, ma se avessimo perso una di queste ultime due partite, sarebbe stato tutto inutile. Abbiamo vinto meritatamente, visto che abbiamo creato diverse occasioni e la Triestina ha segnato al primo tiro. La squadra è stata brava a gestire bene la situazione, anche perchè ho dovuto cambiarne tre per crampi e non era una situazione facile. Ho cambiato modulo rispetto all'andata perchè abbiamo esterni bravi nei cross e volevamo metterli in difficoltà così. Abbiamo affrontato squadre forti nei play-off e pure la Triestina avrebbe meritato di salire. Una dedica? A mia moglie, ai miei figli, a mio fratello e a mia mamma perchè è un sacrificio anche per loro che sia lontano da casa, ma una dedica anche per i giocatori e i tifosi, che ci avrebbero incoraggiato pure se avessimo perso e che sono stati grandi in questa stagione”.

Roberto Gemmi (direttore sportivo del Pisa): “Questa promozione è un gran risultato, perchè quando perdemmo con l'Arezzo, ci ritrovammo ad essere decimi. Gli acquisti di gennaio hanno contribuito al salto di categoria e abbiamo una rosa che potrà fare il suo anche in serie B. Sicuramente perderemo qualche partita in più la prossima stagione, ma ci attrezzeremo sul mercato per affrontarla, intanto godiamoci questo momento. Abbiamo vinto contro una squadra molto forte come la Triestina, che è ben allenata. Conosco Pavanel, abbiamo condiviso un percorso e quando l'ho incrociato, l'ho abbracciato. Gli voglio bene”.

Massimo Laudani



 

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  Scritto da La Redazione il 10/06/2019
 

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