UNDER 17 - Il Pordenone sfida il Renate per lo scudetto della C
Venerdi 21 giugmo alle 18 a Ravenna la squadra neroverde affronterà i lombardi per l’ultimo atto verso la riconquista del tricolore. Molti interpreti in entrambe le squadre protagonisti lo scorso anno nella finale Under 16
Di nuovo loro, le pantere neroazzurre del Renate sulla strada del Pordenone. Il 23 giugno 2018 12 giocatori dell’attuale rosa dei lombardi superarono i pordenonesi per 3-1 salendo sul gradino più alto del podio nella categoria Under 16. Ben 8 ragazzi vestiti di neroverde dello scorso anno, saliti di categoria, saranno nuovamente in campo con il chiaro intento di prendersi la rivincita di allora. Questo è soltanto uno dei tanti motivi che alimentano la vigilia della finalissima del campionato Under 17 riservato alle formazioni di Serie C, tra i campioni in carica friulani e i brianzoli. Entrambe si sono qualificate all’atto finale aggiudicandosi la semifinale contro Juve Stabia e Paganese con lo stesso risultato di 2-0, dando un chiaro segnale di essere le due squadre in assoluto più attrezzate per portare sul petto la coccarda tricolore.
I molti volti nuovi nelle fila neroverdi e il rientro di Spader, squalificato contro la Juve Stabia, inducono all’ottimismo la truppa di patron Mauro Lovisa, pur conoscendo la grande forza degli avversari. Ma in gara secca a fare la differenza sono spesso gli episodi. I ramarrini hanno dimostrato di saper soffrire e di avere nel contropiede un arma letale e soprattutto coperti alle spalle dall’ottimo estremo Plai e dai mastici centrali di difesa Trentin e Capraro. Al “Benelli” di Ravenna, alle ore 18, sono attesi diversi supporters provenienti dalle rive del Noncello per sostenere i ragazzi di Pillin. Un anno storico per Pordenone che potrebbe arricchirsi ulteriormente con un fantastico bis nella categoria più importante a livello giovanile. Ricordiamo infine che la vincente affronterà sabato i pari categoria delle formazioni di Serie A e B, Roma e Inter
ARBITRO: Simone Gallipò di Firenze
ASSISTENTI: Gianluca Matera di Lecce e Edoardo Cleopazzo di Lecce