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Edizione provinciale di Udine


DANIELE CECOTTI - Il gregario atomico riparte dal Trivignano

Superato l'infortunio che l'ha costretto ai box per gran parte dell'ultima stagione (felice per il suo Teor), eccolo a Cormons correre con la voglia e l'entusiasmo di un ragazzino, pronto per l'ennesima esperienza...

Una stagione, quella conclusa da poco, in chiaroscuro per Daniele Cecotti, sfortunato dal punto di vista personale ma soddisfatto per la squadra. Per capirne di più lo chiediamo al diretto interessato: "Un infortunio al tendine d'Achille alla terza giornata di campionato mi ha messo fuori uso per il resto della stagione, ma la soddisfazione è arrivata con la promozione della mia squadra, il Teor, in Prima categoria ed è sempre bello festeggiare un traguardo raggiunto".

Archiviato questa stagione, qual è il tuo futuro?
"Mi sono già accordato con il Trivignano, in Seconda categoria, la priorità è il mio pieno recupero fisico, vista anche l'età che avanza, sono dell'81, poi cercherò di dare il mio contributo alla squadra. La Seconda è la categoria adatta ormai a me, inutile cercare avventure. Alla mia età ci metto l'esperienza."

La tua lunga carriera merita di essere ricordata.
"Ne ho cambiate parecchie di squadre, partendo dal Sevegliano in Eccellenza e serie D, poi alla Pro Cervignano, e poi Ruda, Trivignano, nuovamente eccellenza con il Gonars, poi tre anni al Lignano, quattro con la maglia del Cjarlins Muzane. Da lì sono ripartito dalla Terza con la Maranese, con la quale siamo arrivati sino in Prima categoria."

Il ricordo migliore?                                               
“Non vorrei fare dei torti alle altre, a Marano però ho lasciato parte del mio cuore sotto tanti aspetti. Lì mi hanno voluto bene come uno del luogo ed è stata una soddisfazione a livello personale, oltre a quella da giocatore."

Tanta acqua è passata sotto i ponti, il calcio lo trovi cambiato?
“Tra le nuove generazioni sta venendo meno un po’ la passione per questo sport, c’è poca voglia di far sacrificio, di impegnarsi. Ed ecco perché tanti della mia generazione continuano a giocare con lo spirito di una volta. Il problema forse non è nostro nel non voler smettere, ma probabilmente di chi non riesce a sostituirci”.

Dal campionato scorso ci sono giocatori che ti hanno impressionato?
“Qualche buona individualità l’ho notata del nostro girone, soprattutto nel Centro Sedia, formato da ragazzi giovani ben amalgamati. Fare dei nomi mi è difficile, ci sono però diversi bravi e se riescono a metterci anche un po’ d’impegno potrebbero ritagliarsi degli spazi anche in categorie superiori”.

Adesso il divertimento è al torneo “Bigot” di Cormons?
“E’ una soddisfazione essere qui affrontando giocatori di alta esperienza rispetto a me che ho una carriera modesta, ho fatto con piacere il gregario. In questi tornei ci si conosce e si vedono anche belle giocate ed è sempre un piacere incontrarsi. Adesso le vacanze e poi riprenderò con la stessa voglia di quando ero ragazzino. Se non c’è passione in quello che fai, è meglio rimanere a casa. Una dedica? Se torno a giocare ai miei consueti livelli, alla mia fidanzata che mi incoraggia sempre, ai miei genitori che mi seguono sin da quando ero bambino e alla mia famiglia”. 

https://i.imgur.com/z05cRVs.jpg

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  Scritto da La Redazione il 02/07/2019
 

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