IL PERSONAGGIO - Luca Biondo, una vita a far gol. E non è finita
Dopo la stagione trascorsa alla Cormonese il “killer”, uscito dai progetti della società grigiorossa, sta cercando una sistemazione per continuare a divertirsi e andare a segno. “Non è arrivato ancora il momento di smettere e gli amatori possono attendere”
Al torneo “Marino Bigot” c’è modo di incontrare i protagonisti del calcio dilettantistico regionale. Tra questi c’è Luca Biondo, soprannominato il “killer”, attaccante esterno della Cormonese, ma con trascorsi a Villesse, Pro Romans, Isonzo, San Canzian.
“In questo torneo mi sto trovando benissimo – afferma il giocatore – siamo un bel gruppo, costruito bene da Ivo Todone e Stefano Brandolin a cui si aggiunge il simpaticissimo “tuttofare” Samir Pervaza addetto alle divise di gioco”.
Parliamo della stagione lasciata alle spalle.
“Non eravamo partiti benissimo alla Cormonese, poi ci siamo ripresi e abbiamo concluso positivamente con un bel girone di ritorno, tante vittorie e la finale di Coppa regione, purtroppo non portata a casa. Sono state tutte esperienze positive per i nostri giovani. La
società aveva puntato proprio sul riportare tanti giovani di Cormons a giocare a casa e alla fine questa politica è stata ripagata”.
È mancata la ciliegina della Coppa?
“Posso tranquillamente dire che il Villanova ci era superiore. Abbiamo cercato di imporre il nostro gioco ma non c’è stato nulla da fare. Hanno meritato la vittoria”.
I tuoi trascorsi calcistici sono piuttosto notevoli.
“Ho iniziato nel San Canzian giocando fino a 27 anni e diventandone una bandiera. Poi per mia scelta, per maturare esperienze diverse, mi sono trasferito all’Isonzo di San Pier, rimanendo cinque anni e salendo dalla prima in Promozione: un’altra esperienza sicuramente positiva. Da lì sono passato alla Pro Romans per due stagioni e poi altri due anni con il Villesse, giungendo secondi e ottenendo la promozione diretta. Purtroppo la stagione successiva non era andata altrettanto bene, con la retrocessione in Seconda, e e si arriva così a quest’anno trascorso alla Cormonese”.
E adesso?
“Ora sono libero, un po’ per scelta mia, un po’ per decisioni tra società e allenatore. Son cose che succedono, si accettano e si va avanti. Ho voglia di rimettermi in gioco, la categoria non mi fa paura, anzi. Gli amatori possono tranquillamente aspettare. Credo che se un giocatore sta fisicamente bene, ha la possibilità di allenarsi e si diverte, è giusto che non si fermi, indipendentemente dalla categoria. Dopo una certa età capisci da solo quando arriva il momento di smettere. E il mio non è ancora arrivato”. (fp)
Fotocopertina, Luca Biondo. Qui sotto la "crema" dirigenziale dell'Osteria Unione: Samir Pervaza (a sinistra), Elisa Orzan (al centro) e Ivo Todone.