TARTARASSARAY - Il calcio amatoriale tra amicizia e vittorie
Non solo il Bayern di Heynckes, l’Inter di Mourinho e il Villanova di Cocozza, a vincere il triplete c’è anche la formazione amatoriale cormonese capitanata da Mauro Calligaris. Tre i trofei portati a casa, a Moraro, Premariacco e la fresca Coppa Go in gol. Alla quale spera di poter partecipare anche l’anno prossimo, così come al torneo “Marino Bigot”
Il nome sembra quasi uno scioglilingua. Il Tartarasaray, realtà calcistica amatoriale, partecipa ai vari tornei di calcio a 6 ed è capitanata dal difensore Mauro Calligaris, il quale illustra sia la derivazione del nome sia il loro impegno con il pallone, quest’anno con la partecipazione anche al torneo “Marino Bigot” di Cormons e alla “Go in Gol” goriziana (la vecchia Gorizia Cup).
“Da due anni – ci racconta Calligaris – partecipiamo alla competizione Go in gol, che quest’anno si è svolta sotto l’egida della Uisp e speriamo venga riconfermata anche per la prossima stagione. È un torneo ben organizzato e di buon livello, ma ci vorrebbero maggiori adesioni di squadre. Quest’anno eravamo soltanto sei, mentre all’edizione precedente erano iscritte 10 formazioni e precedentemente ancora di più con due gironi”.
Stagione da incorniciare questa appena chiusa?
“Da ricordare sicuramente, abbiamo vinto la Coppa, ma ci ha portato soddisfazioni anche la stagione precedente, quando da esordienti siamo giunti secondi in campionato e terzi in Coppa”.
La vostra denominazione ricorda una famosa squadra turca, come è nata?
“Deriva proprio dall’unione del nome della squadra del Galatasaray, dalla quale ci ispiriamo come stile e carattere, e dal cognome del nostro allenatore Tartara. L’idea di tal nome è sbocciata durante una festa e tutti assieme abbiamo scelto di chiamarci Tartarasaray”.
L’unica quadra totalmente amatoriale a partecipare al torneo “Bigot” di Cormons è stata la vostra.
“È stato un piacere partecipare a questo torneo,. Da anni il nostro gruppo, essendo gran parte di Cormons, lo visto da bordo campo e entrarci nel vivo è tutta un’altra sensazione. Non è andata molto bene sotto il profilo dei risultati, non abbiamo superato la fase di qualificazione, ma ci è servito come base per capire il livello del gioco, le regole e per acquisire esperienza. Dall’anno prossimo punteremo ad un livello superiore”.
Il vostro è un gruppo di amici di lunga durata.
“Siamo una bella compagnia, già dai tempi della Cormonese ci troviamo a far festa insieme e la coesione del gruppo è il nostro segreto. La squadra rimarrà la stessa, eventualmente, se ci dovessero essere delle integrazioni lo faremo sempre con ragazzi di Cormons o dintorni”.
La vostra bacheca quest’anno è stata comunque ben rifornita.
“Abbiamo messo in cassaforte tre trofei. A Moraro ci siamo aggiudicati il “Tuni” e a Premariacco il “Viva là” di calcetto”. Adesso la Coppa Go in gol”.